Il S.Arpino sfiora la promozione in Eccellenza

di Redazione

 SANT’ARPINO. Cala definitivamente il sipario sul campionato di promozione, termina la bella favola del Santarpino Calcio, ma non la storia, quella continua.

Nella tornata di playoff di promozione a vincere è stato il fattore campo, che ha concesso alla Città di Pompei di agguantare l’Eccellenza pareggiando in casa contro un grande Sant’Arpino. Chi vince ha sempre, o quasi, ragione, chi perde, invece, ha sempre, o quasi voglia di accusare la terna arbitrale ma questa volta non è andata cosi. E’ un dato oggettivo che i giallorossi santarpinesi, sono stati danneggiati dalla terna, vedi i due gol regolari annullati a Francese e Sisonna, vedi la rete di De Blasio, viziata da una rimessa laterale battuta due metri all’interno nel rettangolo di gioco dal giocatore del Pompei.

Al 15’ Francese scatta in area di destro gonfia la rete avversaria, ma secondo il direttore di gara l’attaccante santarpinese commette fallo sul diretto avversario. Ci vuole fantasia per vedere un fallo di un giocatore che brucia sullo scatto il diretto avversario. Al 25’ rimessa laterale da oratorio per i padroni di casa, palla in casa dove si accende una mischia De Blasio con la complicità di una deviazione insacca 1-0.

Passano cinque minuti e Francese pareggia diagonale dalla sinistra 1-1. Il Sant’Arpino ha bisogno della vittoria per accedere al passaggio di categoria. Con tanto coraggio i ragazzi di Salatiello si gettano in avanti e, al 60’ sugli sviluppi di un calcio di punizione Sisonna batte Fiorenza. Sembra fatta, anche perché l’arbitro in un primo momento convalida la rete per poi ritornare sui suoi passi su segnalazione dell’assistente. Decisione curiosa assai, poiché Sisonna al momento della battuta si trovava sui quindi metri. Il finale vede il Santarpino spingere, ma al triplice fischio sono i padroni di casa a gioire. Gli atellani escono a testa altissima e imbattuti. Nessuno ha saputo piegare, né in campo, né fuori, l’orgoglio di un manipolo di ragazzi (15 giocatori in rosa sono classe 92’ e 95’) che hanno creduto in un sogno.

Ma la storia del Sant’Arpino e del suo presidente è appena iniziata. Nel dopo gara abbiamo raccolto le dichiarazioni del numero uno giallorosso il presidente Peppino Angelino: “E’ stata una stagione da incorniciare. Mi complimento con tutta la squadra, allenatore, il digi Tullio Cavuoti, staff tecnico e tifosi. Purtroppo, pur meritando, una conduzione scriteriata della terna arbitrale ci ha tolto quello che legittimamente avevamo conquistato sul campo. Mi sento truffato e derubato di una qualificazione a parer mio meritata. Due gol annullati, un gol concesso alla squadra avversaria su una rimessa laterale ridicola. Onestamente non meritavamo di uscire in questo modo. Mi auguro solo che il mio progetto prettamente impostato sui giovani non dia fastidio all’ambiente. In ogni caso, con i miei collaboratori vado avanti con la consapevolezza che quello che abbiamo fatto sia da considerare un input per l’intero movimento dilettantistico regionale”.

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