Stellato, comizio in Piazza del Sorriso

di Redazione

Giuseppe StellatoSANTA MARIA CV. “Santa Maria Capua Vetere è una città che ha perso tantissimi posti di lavoro senza mai pensare di realizzare aree per insediamenti industriali.

E’ mancata conoscenza del territorio ma soprattutto programmazione. E’ giunto il momento di dire basta, di dare una svolta per fare in modo che il nostro territorio torni ad essere programmato”.

Sono le parole del candidato sindaco per il centrosinistra Giuseppe Stellato pronunciato dinanzi a circa 400 persone in occasione del comizio elettorale in piazza Del Sorriso. “La nostra città ha bisogno di un Puc – spiega ancora Stellato – ha bisogno di capire come e dove si svilupperà il territorio, dove verranno insediate attività imprenditoriali piccole, medie e grandi e quali siano le tipologie delle stesse per far in modo che venga costantemente preservato l’ambiente. Il nostro Comune ha tutte le carte in regola per mantenere quella centralità che merita. Un’Amministrazione, la nostra amministrazione, non dovrà solo rispondere alla piccola esigenza: noi non saremo mai quelli che elargiscono promesse o clientele di varia natura. Noi dobbiamo essere quelli che programmano il territorio, quelli che costruiscono un modello di sviluppo che parta proprio dai territori e da un patto sociale tra gli stessi e le amministrazioni vicine. A queste esigenze bisogna rispondere in tempi brevi e per agire bisogna farlo ancora più in fretta”.

“Sento spesso parlare di futuro come qualcosa a cui ci si penserà un domani – continua il candidato sindaco Giuseppe Stellato – come qualcosa che verrà. Nessuno ha capito che il futuro è ora, è già arrivato. La nostra amministrazione deve curare fin da subito l’interesse delle giovani generazioni, i nostri giovani sono il presente”. “Questa è una campagna elettorale il cui contenuto non è solo amministrativo – spiega Stellato facendo riferimento al concetto di filiera istituzionale decantata dal centrodestra solo per mera propaganda – ma ha un contenuto essenzialmente politico. Vi rendete conto che se dovessimo vincere, perchè vinceremo le elezioni, noi saremo un’enclave straniera in territorio straniero: Regione di centrodestra, Provincia di centrodestra, Comune di centrosinistra. Solo a pensarci mi viene il mal di testa, ma un mal di testa positivo che mi fa sorridere perchè gli faremo vedere come si governa, gli faremo vedere cosa significa amministrare e gestire la cosa pubblica per il bene collettivo. Santa Maria ha una struttura capace di fare tutto ciò per una città che ‘merita’ di essere amministrata. Non abbiamo affatto bisogno di quella filiera istituzionale perchè il rispetto del territorio esula da qualsivoglia ideologia. Il concetto di filiera, quello decantato dal centrodestra, è offensivo per le nostre menti. Non rappresenta altro che il frutto delle perversioni berlusconiane che hanno inquinato tutto ciò che vi ruoto intorno”.

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