Zitiello: “Alternativi a me? Hanno votato ogni delibera fino al giorno prima”

di Redazione

Gabriele ZitielloSAN MARCO EV. “La verità non sfugge al confronto: la verità è che non può fingersi alternativo al mio governo chi in quel governo c’è stato, convintamente e pubblicamente, fino al giorno prima.

La verità è che la mia Amministrazione è caduta su scelte urbanistiche che non avrei mai condiviso. Ma San Marco adesso può scegliere di continuare a crescere, come stavamo facendo”.

Gabriele Zitiello, candidato sindaco del Pd e sindaco della città fino al novembre scorso, chiude, a poche ore dal comizio finale (venerdì sera in piazza Gramsci, ore 20) ufficialmente la sua campagna elettorale con una lettera inviata a tutte le famiglie in cui intende “chiarire i punti fondamentali su cui si sta strumentalmente inquinando una campagna elettorale già tristemente caratterizzata da tradimenti, cambi di casacca e alleanze trasversali”.

Perché spiega “posso contrapporre fatti e documenti alle chiacchiere e alle menzogne”. Un titolo significativo “la verità non sfugge al confronto” perché da sempre il sindaco ha accusato i suoi “traditori” di essersi sottratti ad un confronto aperto, fatti e documenti alla mano, avendo preferito le dimissioni dal notaio ad una sfiducia in Consiglio comunale. Intanto il Puc: “L’adozione del Puc, nel rispetto del sistema perequativo ovvero un’equa distribuzione dell’edificabile sul territorio, era già all’ordine del giorno della mia Amministrazione ma sono stato bloccato, tradito e colpito da chi voleva impormi scelte e metodi diversi, che andavano contro un ordinato e armonico sviluppo di tutto il paese”.

Poi il Piano Casa, su cui ricorda, c’era unanime consenso anche di “chi oggi si finge contrario”. Zitiello cita le delibere di Consiglio comunale relazionate dall’assessore all’Urbanistica ed i commenti entusiasti sul Magazine comunale di altri esponenti dell’allora maggioranza, oggi candidati avversari. “Ecco l’anomalia di tutta questa brutta storia. – sottolinea il sindaco – Come il Piano casa, sono stati sempre approvati tutti gli atti ed ogni delibera della mia Amministrazione, anche la Pianta organica, delibera di giunta n. 105 del 28 ottobre, che prevedeva due posti all’ufficio tecnico come ripetutamente richiesto dagli assessori ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica e dall’ex capogruppo, e persino il rendiconto finanziario votato in giunta l’11 novembre, appena sei giorni prima della sfiducia”.

E conclude: “Adesso San Marco è davanti ad un bivio: può tornare indietro, verso una vecchia concezione del potere, affidando il nostro futuro a chi ha fatto del tradimento il suo curriculum politico; oppure può decidere con coraggio e dignità di andare avanti, dritti e convinti verso quel futuro migliore che stavamo costruendo; una San Marco che stava riconquistando il sorriso e la fiducia; una San Marco per i bambini, per i giovani, per le mamme, per gli anziani; una San Marco vivibile, accogliente, solidale, con sane prospettive di crescita sociale ed economica. Io sono ancora qui, dalla stessa parte. Dalla parte di San Marco”.

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