Interdetti nelle commissioni, Ats a Minichino: “Faccia i nomi

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. L’associazione “A.T.S.”, presieduta da Salvatore Sorvillo, risponde alle critiche sollevate, nell’ultima seduta del Consiglio comunale, dal consigliere di opposizione Stefano Minichino, in relazione alla presenzanelle commissioni o consulte di personaggi interdetti dai pubblici uffici.

“In primo luogo, – afferma Sorvillo – se si conoscono tali condanne passate ingiudicato, sarebbe meglio anche fare i nomi, e non tergiversare con accuse e diffamazioni gratuite. Si ricorda a Minichino che durante il Consiglio comunale si ricopre una carica pubblica e da tale posizione si dovrebbe almeno correttamente agire nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, onde evitare eventuali denunce per diffamazione”.

“Altra nota dolente, che ci rattrista, è la continua fuga ed il continuo abbandono dal Consiglio dei consiglieri di opposizione, sembra evidente che il livello qualitativo e squisitamente dialettistico nell’Assise di Orta di Atella è decaduto tristemente. Siamo sicuri che i consiglieri sono animati da altissime motivazioni ma certamente in questo modo sfuggono al dialogo, al confronto, alla discussione politica, secondo noi anche la semplice presenza fisica senza aprire bocca può mettere in difficoltà il più loquace oratore. Più volte abbiamo suggerito che, nel caso specifico, taluni consiglieri comunali che non se la sentono di dialogare e confrontarsi, potrebbero andare benissimo a casa. Sul piano umano stanno sbagliando nei riguardi dei cittadini che gli hanno demandato fiducia, ma ancora più a livello degli organi provinciali è una rimarchevole attestazione di non voler fare politica costruttiva. Ricordiamo a questi signori che spesso abbiamo messo in difficoltà il sindaco e tutt’oggi, in qualsiasi occasione, non ci tiriamo certo indietro se non siamo concordi con le sue idee, anzi stiamo suggerendo e battagliando per la risoluzione delle problematiche urbanistiche, di quelle ambientali. Non vorremmo suggerire allo stesso di scrivere al Prefetto e alle direzioni provinciali politiche, per le continue fughe dai Consigli comunali e dalle false accuse mosse in ogni occasione. Ricordando che il sottoscritto in passato è stato vittima anche di minacce scritte, le quali, come previsto, non hanno avuto seguito poiché certamente inviate da persone che volevano indurre in false conclusioni, o azioni consequenziali non dovute”.

“Suggeriamo di essere presenti in Consiglio comunale e in quella sede sferrare attacchi politici a chi non lavora o non produce per il bene del paese, in quella sede mettere in discussione le cariche istituzionali, sempre e solo in quella sede chiarire eventuali omissioni o forzature sulle strade della legalità. E’ puramente inutile alzarsi e scappare, ricordate il buon Arcangelo Roseto, il buon Giovanni Migliaccio, il buon Antonio Orefice e quanti altri hanno sempre discusso e combattuto da quei banchi arrivando anche allo scontro forzato, ma sempre e solo nel pieno rispetto degli avversari politici e degli elettori”.

Meditate profondamente il nostro continuo suggerimento alle dimissioni. Non è un ritornello umoristico, ma un suggerimento affinché su quei banchi siedano persone motivate e volenterose che dialoghino in politica ma che facciano presenti e facciano valere le loro ideologie. Sembra che il bene del paese passi in secondo piano, sembra che sia solo una guerra ad personam, senza verificare che ognuno ha, ha avuto e si affanna ad avere solo un proprio tornaconto. Non una sola parola è stata spesa sulla problematica depuratori, sulla problematica tasse, sulla effettiva e concreta problematica ortese”.

“Orta vive in uno stato di tremenda crisi economica e sociale, la proposta della realizzazione di una strada, di un’opera pubblica o di dotare la piazza Belmonte dei cestini per i rifiuti sarebbe una proposta concreta. Siamo pronti a garantire in prima persona tutto il nostro impegno”.

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