Gli alunni della “Stanzione” in Sicilia orientale

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. I ragazzi delle classi terze della scuola “Stanzione”, tra il 3 e il 7 maggio, hanno partecipato al viaggio d’istruzione nella Sicilia orientale.

Queste, brevemente, le tappe del corposo programma distribuite nei 5 giorni del percorso: visita ai “Bronzi di Riace presso il Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria; Taormina: Teatro greco, Palazzo Corvaia, corso Umberto e Piccolo teatro Odeon; Siracusa, parco archeologico; visita alla città di Noto; visita alle città di Siracusa, Acireale, Piazza Armerina. Costante era la presenza, in ogni sito, di una guida che ha spiegato ai ragazzi la storia dei principali monumenti, dei quartieri, gli aspetti architettonici e stilistici delle città e dei luoghi visitati, soffermandosi anche sui personaggi illustri legati ad essi direttamente o indirettamente. Tutti gli alunni si sono distinti per correttezza e interesse meritando davvero i complimenti delle guide che, più volte, hanno affermato che raramente hanno avuta come platea una scolaresca così attenta e stimolante. La correttezza e la maturità degli alunni della “Stanzione” si è rivelata, in realtà, per l’intero viaggio. Nonostante le tante ore di autobus e i lunghi percorsi a piedi, infatti, mai hanno dato ai docenti occasione di richiami e rimproveri. Anzi.

Sin da subito i ragazzi si sono mostrati collaborativi aiutando la dirigente Arcangela Del Prete e i docenti a superare le difficoltà di sorveglianza che immediatamente si sono presentate al team di accompagnatori; difficoltà legate alla struttura dell’hotel e alla isolata dislocazione delle camere. Queste, infatti, sono disposte a bungalow per consentire ai residenti di godere maggiormente del lussureggiante verde di piante esotiche e mediterranee nel quale l’hotel è immerso. Il paesaggio visibile dall’hotel, inoltre, è quanto di più bello e suggestivo si possa desiderare di trovare in Sicilia, aprendosi allo Ionio e ai monti delle Madonie. Purtroppo tale struttura, se da una parte permette di godere maggiormente dello spettacolare ambiente naturale proprio della Sicilia orientale, d’altra parte rende molto più difficile operare una serena ed efficace sorveglianza. Questa, comunque, è stata sempre garantita anche se con grande sacrificio degli accompagnatori costretti, dirigente compresa – come gli alunni possono confermare – a fare le ‘ronde’ all’aperto percorrendo in lungo e largo i vasti settori assegnati, andando a letto alle prime ore del mattino e riuscendo a dormire solo tre o quattro ore per notte. E’ doveroso ribadire che, fermo restando la situazione complessa, il lavoro dei professori è stato, però, alleggerito dalla lodevole compostezza e dalla disciplina degli alunni che, pur nella loro vivacità alimentata anche dalla situazione particolare che stavano vivendo, hanno sempre dimostrate.

La permanenza in hotel, inoltre, è stata resa meno noiosa grazie all’iniziativa della dirigente e di alcuni docenti che hanno organizzato una sorta di scherzosa ‘passerella’ di modelle e modelli con tanto di giuria e di ‘tifoseria’. La dirigente si è dichiarata più che soddisfatta dell’esito di questa gita perché è stata la prova (resa più evidente proprio dalla inaspettata complessità della situazione logistica) che i suoi docenti hanno saputo instaurare con i ragazzi soprattutto un rapporto di empatia, un rapporto, cioè, non semplicemente basato sull’imposizione astratta e autoritaristica delle regole, quanto piuttosto su una matura volontà di cooperazione e partecipazione diretta alla realizzazione di un obiettivo comune, quello di vivere un’esperienza unica e irripetibile di festosa aggregazione e di arricchimento culturale.

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