Recale, la Protezione Civile contro Porfidia

di Redazione

Isidoro MarcelloRECALE. Il sindaco Americo Porfidia, accusato dall’Associazione Protezione Civile “Le Aquile” di aver determinato la decadenza del progetto di Servizio Civile per 20 volontari, …

…è tornato sull’argomento dopo sei mesi con un volantino nel quale spiega la non idoneità delle sedi ed accusa Presidente e soci de “Le Aquile” di ignoranza perché non avrebbero letto i documenti. La replica del presidente Isidoro Marcello non si è fatta attendere: “In realtà mi ero meravigliato che il sindaco avesse risposto dopo sei mesi. Un arco di tempo che giustificherebbe una riflessione ponderata ma che invece è servito a costruirsi una Sua verità. Questa volta ad usare l’arma del volantino sono stati quegli stessi amministratori che sono sempre pronti a minacciare di denuncia chi distribuisce volantini ed hanno più volte fatto chiamare il sottoscritto dal responsabile dei vigili urbani per raccogliere dichiarazioni. I volantini del sindaco, stampati in oltre duemila copie con toner e fotocopiatrici del Comune, raccontano una verità costruita. Le sedi del nostro progetto erano accreditate ed avevano i codici identificativi nazionali del sistema Helios ( 85332 – 85345 – 85376 – 85432 – 85442). Tutta la documentazione, approvata dalla Regione e dalla Presidenza della Repubblica, era in regola altrimenti non avremmo ottenuto il progetto.

Solo il sindaco continua a dire che non è così perché si è reso conto che l’opinione pubblica non ha digerito questa sua vendetta politica che ha danneggiato i nostri giovani. Nel nostro progetto ci sono tutte le schede con le sedi ed i rispettivi codici, può consultarli quando e come vuole. La sua verità è stata costruita in questi sei mesi perché, dopo le sue diffide, protocollo n. 8493/2010 ed 8773/2010, e lo sfratto dalla nostra sede in piazza Marianna Gadola, è normale che sia stato avviato un iter di esclusione delle sedi di Recale dall’Ufficio Nazionale del Servizio Civile. Questo vuol dire che le sedi sono state escluse nel 2011 e non nel 2010, periodo nel quale avevamo ottenuto il progetto. Il nostro progetto era stato presentato a Febbraio 2010, quando le sedi erano ancora accreditate perché il sindaco non ce le aveva diffidate,quindi era tutto in regola. La nota a cui fa riferimento il sindaco è del 24 marzo 2011, guarda caso dopo le sue diffide; l’Ufficio Nazionale non ha fatto altro che certificare che ad oggi, e non nel 2010, non ci sono più sedi accreditate.

Con la strepitosa azione vendicativa del sindaco, abbiamo buttato nel cestino un lavoro di accreditamento e qualificazione che portavamo innanzi dal 2004; al sindaco interessa giustificarsi in qualche modo, utilizzando anche in maniera impropria gli atti. E’ tornato anche sulla cantilena della sicurezza dei ragazzi; abbiamo più volte spiegato che il Servizio Civile Nazionale fornisce ai volontari una copertura assicurativa e gli unici responsabili sono gli Olp, operatori locali di progetto. Il sindaco poteva dormire sogni tranquilli. Sulla disponibilità degli atti e sulla nostra ignoranza preferisco non spingerlo su un terreno minato. Potremmo ricordargli le diffide richieste e mai ottenute e la denuncia che ho fatto al segretario comunale perché non ci fornisce atti in tempi regolari, anzi non li fornisce affatto”.

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