MARCIANISE. Il dirigente Diamante Marotta e il Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico e Classico F. Quercia di Marcianise hanno intitolato il Certamen Senecanum al latinista Domenico Musone (Marcianise 1811-2011), di cui ricorre proprio questanno il 200° anniversario della nascita.
Come ha tenuto a sottolineare Marotta, Domenico Musone si è distinto nel campo della cultura ed è stato autore di numerose traduzioni di classici latini. Tra la sua vasta produzione merita menzione una pregevole versione Latina Versio Epistolae di Ugo Foscolo del 1880, subito nota in Italia ed allestero, tanto da avere apprezzamenti dai più influenti critici italiani ed europei. Delegato scolastico del Comune di Marcianise dopo lUnità dItalia, primicerio della Collegiata di Marcianise e professore nel Liceo Arcivescovile di Capua, vanta una notevole produzione ancora ignorata e non collocata nella giusta dimensione. Eppure ebbe la stima e lamicizia del grande letterato Federico Quercia, a cui è intitolato il liceo marcianisano, che gli dedicò un sonetto. Da unattenta analisi del materiale bibliografico che lo riguarda, emerge, invece, che Musone fu apprezzato molto già nellOttocento. Personalità di spicco del mondo della scuola e della cultura si interessarono al latinista marcianisano.
Il Provveditore agli Studi di Arezzo, Pasquale Papa, nel 1883, rilevò in un lusinghiero commento i notevoli pregi del musoniano Su i commenti e le versioni latine dei Sepolcri di Ugo Foscolo. Lopera del Musone suscitò un interesse nazionale quando, nel 1886, il critico Pietro Gori riportò nella sua Bibliografia Foscoliana la versione musoniana, preferendola alle altre. A Torino, nel 1912, il giornalista, scrittore e critico Sossio Gigliofiorito pubblica lo studio Il cinque maggio di A. Manzoni, tradotto in latino da Musone, nella rivista Classici e romantici; è del 1915 il pregevole opuscolo Un Umanista del secolo passato: Domenico Musone; nel 1916 viene pubblicato un opuscolo su una versione musoniana dei Sepolcri di Foscolo e nel 1916 nuovi commenti alla versione musoniana dei I Sepolcri di Ugo Foscolo tradotti in latino. A Roma, nel 1967, Innocenzo Parisella, nel volume Il contributo dellArchidiocesi di Capua alla vita religiosa e culturale del meridione, dedica ampio spazio a Musone, designandolo come lUmanista del Secolo . Nel 1991 Carlo Egger, presidente dellOpus Fundatum Latinitas della Città del Vaticano, ebbe a sottolineare limportanza di ripubblicare alcune delle sue opere, come il carme di Foscolo. Sempre nel 1991, Pio Iannitti pubblica un interessante articolo su Il giornale di Napoli, il 6 di aprile, annunciando il recupero di una perla letteraria di Musone, cantore di latine e greche eleganze.
Nel 1993, nella nativa Marcianise, venne presentata la collana editoriale Risvegli culturali, che finalmente celebrava Musone come latinista ed intellettuale di chiara fama. A partire da tali riconoscimenti, sembra opportuno, sottolinea il Dirigente Diamante Marotta, che anche oggi la produzione di Musone continui ad essere rivalutata e collocata nella giusta dimensione di studio. Ed è per questo che lo stesso dirigente, in collaborazione con i suoi Docenti, attraverso programmi di studio finalizzati, vuole, appunto, che venga conosciuta e studiata lopera di questo grande esponente della cultura classica, che onora la città natia. Un particolare ringraziamento è da attribuire alla professoressa Silvia Rosati, che con grande passione ha fortemente voluto il Certamen Senecanum al Quercia, accogliendo, poi, con entusiasmo la proposta di dedicarlo a Domenico Musone.