Pisapia e De Magistris nuovi sindaci di Milano e Napoli

di Redazione

 MILANO. Giuliano Pisapia e Luigi de Magistris sono i nuovi sindaci di Milano e di Napoli.

Lo spoglio delle schede conferma i dati già emersi dalle proiezioni Ipr Marketing per la Rai e, prima ancora, dagli “intention poll” di Sky Tg 24. A Milano lo spoglio finale su 1.252 sezioni ha visto il candidato del centrosinistra ottenere al 55,1% e Letizia Moratti44,9; a Napoli su complessive 886 sezioni, De Magistris conquista il 65,4% e Gianni Lettieri al 34,6%.

E anche Letizia Moratti si è congratulata con l’avversario, rendendosi disponibile «se lui lo vorrà», ad un passaggio di consegne che consenta al nuovo primo cittadino di prendere in mano fin da subito i temi caldi dell’amministrazione cittadina. “Mi ha fatto piacere la sua telefonata – ha detto poco dopo lo stesso Giuliano Pisapia – e si è detta pronta a collaborare per la città. Anche questo è il segnale di una nuova stagione che si apre”. I supporter di Pisapia si erano riuniti fin dal primissimo pomeriggio in Piazza Duomo per assistere allo spoglio dei risultati dal maxischermo. Ed è esploso in un fragoroso applauso quando è arrivata la notizia che annunciava, a metà dei seggi scrutinati, il vantaggio di 10 punti dell’avvocato sul sindaco uscente, un risultato che certificava a spoglio ancora in corso il cambio della guardia a Palazzo Marino.

“Napoli è stata liberata”. Sono state queste le prime parole di De Magistris, durante la prima conferenza stampa da sindaco di Napoli, tra la folla in delirio. “Risultato oltre le aspettative. Napoli tornerà ad essere libera – ha spiegato – perchè io e la mia amministrazione non dovremo dare conto a nessuno se non alla propria voglia di far nascere un nuovo modo di fare politica” De Magistris, che ha riconosciuto di avere “un mandato popolare fortissimo, che va oltre la responsabilità dei partiti”, ha poi aggiunto: “Sarò il sindaco di tutti” e “mi auguro che i consiglieri dell’opposizione lavorino per la città, abbandonando il metodo Boffo”.

“Si può davvero iniziare a sorridere, a dire che la campagna elettorale è terminata” ha detto a Rainews 24 Maurizio Baruffi, portavoce del candidato sindaco Giuliano Pisapia, che ha ringraziato i cittadini milanesi, e ha parlato di vittoria di una “grande battaglia contro le menzogne e le diffamazioni”. Il popolo arancione che sostiene Pisapia e si è riunito dal primo pomeriggio in Piazza Duomo è esploso in un fragoroso applauso quando, dal maxischermo è arrivata la notizia che annunciava, a metà dei seggi scrutinati, il vantaggio di 10 punti dell’avvocato sul sindaco uscente.

ALTRE CITTA’. Il centrosinistra trionfa anche: a Cagliari (Zedda 59,4% – Fantola 40,6), Trieste (Cosolini 57,5 – Antonione 42,5), Rimini (Gnessi 53,5 – Renzi 46,5), Novara (Ballarè 52,9 – Franzinelli 47,1), Grosseto (Bonifazi 57,4 – Lolini 42,6), Crotone (Vallone 59,4 – Bianchi 40,6), Pordenone (Pedrotti 59,6 – Pedicini 40,4). Il centrodestra invece vince a: Varese (Fontana 53,9 – Oprandi 46,1), Cosenza (Occhiuto 53,3 – Paolini 46,7), Rovigo (Piva 51 – Frigato 49), Iglesias (Perseu 52,5 – Testa 47,5).

ANCHE ARCORE AL CENTROSINISTRA. Il centrosinistra espugna anche la ‘tana del lupo’ e vince a ‘casa’ del premier Silvio Berlusconi, ad Arcore, in Brianza. Rosalba Colombo si aggiudica il ballottaggio, raccogliendo il 56,65% dei voti. Il centrodestra uscente, unito dietro al leghista Enrico Perego, non va oltre il 43,34%. Anche qui come altrove l’affluenza è calata rispetto a due settimane fa e ai seggi si è registrato un calo di 5 punti (64,38% contro il 69,97% del primo turno).

PROVINCE. Il centrosinistra vince a: Mantova (Pastacci 57,3 – Fava 42,7), Macerata (Pettinari 54,5 – Capponi 45,4), Trieste (Poropat 58,7 – Ret 41,3). Il centrodestra vince a Reggio Calabria (Raffa 52,7 – Morabito 47,3). Al primo turno erano state assegnate al centrosinistra: Gorizia (Gherghetta 52,8 – Vecchi 36,8), Ravenna (Casadio 62 – Capucci 26,7), Lucca (Baccelli 54,9 – Brunini 41); mentre al centrodestra: Treviso (Muraro 57,5 – Casellato 32,9), Campobasso (De Matteis 54,3% – Fanelli 30,9%).

BOSSI.“La Lega ha fatto il suo dovere, un partito che è una assicurazione dei cittadini”, ha detto il elader del Carroccio Umberto Bossi, parlando con i giornalisti dopo aver votato a Milano. “Non poteva far sì che si costruissero le mosche a Milano – ha aggiunto – e che qualcuno dicesse che la Lega non ha rischiato e non si è presentata: noi ci siamo presentati”. Uscendo dalla cabina numero 1, il Senatùr ha poi fatto il gesto di inserire la scheda nell’urna, ripetendo “Moratti, Moratti”. A Ignazio La Russa, che in una intervista ha affermato che a Milano al primo turno sono mancati i voti della Lega, il numero uno del Carroccio ha risposto con una battuta:”Siamo stati gli unici che in qualche modo siamo andati in strada – ha detto Bossi sorridendo – va bè che La Russa è da solo e quindi anche se va in strada non lo vede nessuno”.

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