Elezioni, affluenza in calo alle 22 di domenica

di Redazione

 ROMA. Affluenza in calo alle 22 per le elezioni amministrative 2011. Ha votato il 51,9% degli elettori per le comunali contro il 53,89% delle precedenti consultazioni (-1,99%); il 40,96% degli elettori per le provinciali contro il 43,52% delle precedenti consultazioni (-2,56%).

I dati del Viminale non comprendono le province di Trieste e Gorizia ed i comuni della Valle d’Aosta e del Friuli Venezia Giulia, fra cui Trieste e Pordenone. Affluenza in aumento per le comunali di Torino (+2,99%) e Milano (+1,24%). Affluenza in calo per le comunali di Napoli (-3,38%) e Reggio Calabria (-6,55%). Affluenza in calo anche a Bologna (52,68% l’affluenza). I seggi hanno chiuso alle 22 di domenica e sono riaperti lunedì alle 7 (chiusura) alle 15 nelle 12.415 sezioni elettorali allestite nelle diverse regioni italiane per la tornata di elezioni amministrative provinciali e comunali che, complessivamente, interessa oltre 13 milioni di italiani in gran parte del Paese.

TEST PER IL GOVERNO.Un test importante anche per il governo nazionale, considerando che tra i comuni chiamati alle urne ci sono città di peso – e per certi versi anche simbolo – come Milano, Torino, Napoli e Bologna. Non solo: lo stesso Silvio Berlusconi, come sempre ha fatto anche quando non è in gioco il rinnovo del Parlamento, ha tratteggiato questo voto come una sorta di referendum sull’operato dell’esecutivo e si è candidato egli stesso nel capoluogo lombardo alla testa della lista del Pdl. Inoltre queste elezioni segnano di fatto il debutto elettorale di Fli e del Terzo Polo, fino ad oggi presenti solo in Parlamento (e in diverse amministrazioni locali) dopo la scissione dal Pdl. La discesa in campo di tutti i principali leader politici ha fatto poi tutto il resto.

I NUMERI DEL VOTO.Si vota in circa 1.200 Comuni e in 11 Province. Gli elettori chiamati ai seggi nei Comuni sono complessivamente 10.145.486: 5.274.183 le donne, 4.871.303 gli uomini. Quelli al voto nelle Province sono 3.320.146: 1.718.238 le donne, 1.601.908 gli uomini. Per la giornata di domenica sono previste tre rilevazioni sull’affluenza alle urne: alle 12, alle 19 e alle 22, a chiusura della prima giornata elettorale. Lo scrutinio inizierà alle 15 di lunedì, subito dopo la chiusura dei seggi e la rilevazione dell’affluenza definitiva. Dalle 16 alle 22 di lunedì, con cadenza circa ogni trenta minuti, saranno resi noti i risultati delle proiezioni effettuate da diversi istituti, soprattutto nelle quattro principali sfide politiche: Milano, Torino, Napoli, Bologna. Sul Corriere.it sarà possibile seguire in diretta l’andamento dello spoglio nelle diverse città con i dati aggiornati in tempo reale dal Viminale. Salvo imprevisti, i risultati definitivi dovrebbero conoscersi già in serata.

MILANO E NAPOLI.I riflettori sono puntati in particolare su Milano e Napoli: la prima è amministrata ormai da diverse legislature dal centrodestra, ma mai come quest’anno l’obiettivo di arrivare al ballottaggio e di giocarsela fino in fondo è stato così vicino per il centrosinistra. La sfida tra il sindaco uscente Letizia Moratti e il principale sfidante Giuliano Pisapia ha avuto anche momenti di fortissima tensione, soprattutto dopo il faccia a faccia televisivo su Sky. A Napoli, invece, è il centrosinistra che deve cercare di difendere la posizione con un’amministrazione, quella di Rosa Russo Iervolino, che esce dalla legislatura debilitata dalle divisioni interne e con sulle spalle il carico di un’emergenza rifiuti che ancora non è stata risolta. Non a caso lo stesso Berlusconi ha scelto Napoli per la chiusura della campagna elettorale. Ma ora tutti i giochi sono chiusi e la parola passa agli elettori.

CAPOLUOGHI E PROVINCE.Alle Provinciali, si vota per eleggere presidente e consiglio provinciale a Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso e Reggio Calabria, Gorizia e Trieste. Agli elettori sarà consegnata una scheda gialla. Alle Comunali, ai cui elettori sarà consegnata una scheda azzurra, ben 30 sono i capoluoghi di provincia chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale. Oltre a Milano, Torino, Napoli, Bologna, al voto vanno anche Trieste, Pordenone, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Olbia, Villacidro, Novara, Varese, Rovigo, Savona, Ravenna, Rimini, Arezzo, Grosseto, Siena, Fermo, Latina, Benevento, Caserta, Salerno, Barletta, Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria. Nella sola giornata di oggi si vota in Valle d`Aosta per l`elezione del sindaco e del consiglio comunale di Ayas.

BALLOTTAGGI.Nei Comuni sotto i 15 mila abitanti, si vota invece a turno unico: è eletto sindaco chi conquista più voti. Nelle Province e nei Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, invece, qualora nessun candidato ottenga domani la maggioranza assoluta al primo turno (ovvero almeno il 50% dei voti più uno), si procederà al ballottaggio fra i due candidati più votati nel secondo turno elettorale di domenica 29 e lunedì 30 maggio.

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