Crack Parmalat, Tanzi in carcere

di Redazione

Calisto TanziPARMA.Dopo la condanna in via definitiva ad otto anni per aggiotaggio e ostacolo all’autorità di vigilanza, Calisto Tanzi, ex patron Parmalat, è stato condotto dalla Guardia di Finanza nel carcere di Parma.

Il sostituto procuratore generale di Milano, Carmen Manfreda, ha dato esecuzione alla condanna inflitta dalla Corte di Cassazione, che ha ridotto la condanna inflitta a Tanzi (18 anni), annullando la sentenza del 26 maggio 2010 per i reati contestati fino al 18 giugno 2003 per intervenuta prescrizione, ma confermando la condanna a risarcire 103 milioni di euro per gli oltre 32mila piccoli risparmiatori che avevano acquistato le obbligazioni della Parmalat. In un altro procedimento, lo scorso 9 dicembre Tanzi è stato condannato in primo grado a 18 anni per bancarotta fraudolenta nel fallimento dell’azienda casearia.

I finanzierihanno bussato alle 15.35 al citofono della villa di Tanzi, ad Alberi di Vigatto (Parma). I legali di Tanzi avevano chiesto alla Procura generale di Milano la sospensione dell’esecuzione della pena in attesa della decisione del Tribunale di sorveglianza su un’altra istanza presentata dalla difesa, che ha chiesto anche la detenzione domiciliare per Tanzi e non il carcere, perchè ha più di 70 anni.

Condanne alleggerite anche per gli altri due imputati nel processo Parmalat per aggiotaggio. A Luciano Silingardi la Suprema Corte ha ridotto la pena da tre anni a un anno, due mesi e 15 giorni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. L’ex presidente della Parmalat Venezuela, Giovanni Bonci (condannato in appello a due anni e sei mesi), avrà invece un nuovo processo in quanto la Cassazione ha annullato con rinvio alla Corte d’appello di Milano. Dichiarati inoltre inammissibili i ricorsi di 17 parti civili che chiedevano di dichiarare la responsabilità di altri consiglieri indipendenti del gruppo già assolti.

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