Berlusconi: “Batteremo sinistra al primo turno. Pm eversivi sono un cancro”

di Redazione

Silvio BerlusconiMILANO.Inizia con una battuta l’intervento di Silvio Berlusconi al Palasharp di Milano. “Mi hanno accolto con un coro ‘vai Silvio’, ma io sono appena arrivato”.

Sulle note di “Sapessi come è strano sentirsi innamorati a Milano” e “Meno male che Silvio c’è” ha preso il via al Palasharp la grande “festa” elettorale per Letizia Moratti. Il coordinatore regionale del PdL, Mario Mantovani, aveva annunciato una “partecipazione straordinaria” al comizio a inviti, spiegando: “Ormai non sappiamo come arginare le richieste”.

“PM EVERSIVI CANCRO DELLA DEMOCRAZIA”.L’attacco più duro, durante il suo intervento, Berlusconi lo ha rivolto contro il giudici, di nuovo definiti “cancro della democrazia”. “Per 26 volte – ha detto- i pm di Milano usando il diritto come arma politica hanno tentato di far fuori il presidente del Consiglio eletto democraticamente dal popolo italiano. Se uno solo di questi tentativi fosse andato a buon fine chi vi parla sarebbe stato escluso dalle vita politica. Questi pm che hanno fatto questi tentativi di eversione sono ancora lì che ripetono questi tentativi di eversione. Questa è una patologia, un cancro della democrazia che dobbiamo levare”. E ancora: “La Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo. Il popolo trasferisce questa sovranità al Parlamento. Ma se una legge lede gli interessi dei pm di sinistra, viene impugnata e portata davanti alla Corte costituzionale – prona alle richieste dei pm di sinistra – che abroga la legge che il Parlamento ha votato, dando ai pm la soddisfazione che qualsiasi legge a loro invisa può non diventare legge dello Stato”.

“PISAPIA, SINDACO DA PAZZI”.Il presidente del Consiglio attacca a testa bassa, dopo aver sottolineato i risultati raggiunti dal suo governo. Parla anche di Milano: “Letizia mi ha parlato della inconsistenza dei programmi della sinistra, hanno deciso di fare le primarie e hanno scelto uno rimasto fino al 1998 in Parlamento con Rifondazione comunista. Uno che pensava di rifondare il comunismo ce lo dobbiamo tirare dietro come sindaco. Cose da pazzi”.

PATRIMONIALE.Il premier affronta subito anche temi di politica nazionale. A cominciare dalla tassa patrimoniale. “E’ qualcosa che in uno stato libero non possiamo permettere”. Per Berlusconi “fino a che avremo responsabilità di governo non ci sarà tassa patrimoniale che tenga”.

STORIELLA.C’è anche il tempo per una storiella: “Vi racconto una storiella, è pulita e non so se vi piacerà. Racconta che una volta c’era un dittatore, un tiranno, un uomo che possedeva televisioni, i giornali e anche la squadra di calcio. A questo punto un bambino chiede: “E adesso?”. Adesso c’è ancora”. Risate e applausi. Il Popolo della libertà sta con il suo leader.

“DEMOCRAZIA MALATA”.“La nostra è una democrazia malata perché la sovranità non è più del popolo ma è ormai dei giudici, dei pm di sinistra che ricorrono alla Corte costituzionale, che anche lei ha una maggioranza di sinistra, per abrogare le leggi votate regolarmente dal Parlamento che non gli piacciono”. E ancora, a proposito della democrazia e del suo funzionamento Berlusconi dice che serve al più presto “una legge popolare per dimezzare il numero dei parlamentari”.

MOSCHEE.Altro punto caldo, soprattutto in una città, con Milano: “Non abbiamo nulla contro le moschee, ma pensiamo che non sia giusto avere delle moschee qui, quando nei loro paesi d’origine è vietato costruire una chiesa”.

PALASHARP ESAURITO.Era tutto esaurito all’interno del palazzetto, in cui la parte superiore – quattro ordini di poltrone – è stata chiusa al pubblico e coperta con un lungo drappo nero: presenti quindi circa 6 mila persone. All’ingresso del Palasharp sono stati disposti cesti di vimini per raccogliere gli inviti (e vedere chi ha portato più sostenitori). L’appuntamento aveva preso il via alle 15 con la presentazione dei candidati presidenti delle province di Pavia e di Mantova. Poi hanno parlato alcuni candidati sindaci, tra cui quello di Busto Arsizio Gigi Farioli, dove Pdl e Lega corrono divisi.

“SCRIVETE IL MIO NOME SULLA SCHEDA”. Venerdì sera Berlusconi è tornato ad esortare i militanti del Pdl per vincere già al primo turno alle elezioni comunali milanesi, e sostenere in questo modo il governo nazionale. “Dobbiamo assolutamente vincere le amministrative di Milano al primo turno – ha detto Berlusconi in collegamento telefonico con gli invitati ad una cena organizzata dal Pdl a sostegno di Letizia Moratti candidato sindaco – Non soltanto per confermare in carica il nostro sindaco, la bravissima Letizia, ma anche perché la vittoria al primo turno porterà un sostegno importante al governo nazionale”. “Mi è stato chiesto di mettermi in lista, di rischiare, visto che non ho tempo di fare una campagna elettorale, di espormi al voto dei cittadini. E quindi mi permetto di raccomandarvi un chiarimento per tutti – ha detto Berlusconi in collegamento telefonico -. Votando il Popolo della Libertà, siccome sul nostro simbolo c’è scritto “Berlusconi presidente per Letizia Moratti”, chi vota può pensare che dentro il simbolo ci sia espressa la preferenza che mi riguarda. Non è così”. “Se c’è qualcuno che mi stima, che mi apprezza, che mi vuole bene – ha proseguito il premier – e mi vuole far fare una bella figura nel contesto milanese, ma anche nazionale” deve “scrivere, possibilmente in stampatello, sulla scheda azzurra, il mio cognome: Berlusconi. Lancio questo messaggio a chi mi vuole bene” perché “mi immagino che cosa pianterebbero su contro di me se io venissi fuori con meno delle 53mila preferenze di 5 anni fa”.

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