Addio a Biagio Agnes, storico direttore della Rai

di Redazione

Biagio AgnesROMA.L’ex direttore generale della Rai, Biagio Agnes, è morto la notte scorsa nella sua casa romana. Agnes era nato a Serino, in provincia di Avellino, il 25 luglio del 1928.

Attualmente era direttore della Scuola di giornalismo della Scuola di Salerno. Agnes, morto a 82 anni, nato a Serino, il 25 luglio 1928, era di origini avellinesi come Ciriaco De Mita, ed è stato uno dei più importanti grandi manager delle Partecipazioni Statali.

Ha cominciato ventenne l’attività giornalistica collaborando prima in pubblicazioni locali dell’Irpinia e successivamente in giornali a livello regionale e nazionale. Nel 1958 è passato alla Rai dove ha percorso tutta la carriera: redattore alla sede di Cagliari, capo servizio al Giornale Radio, condirettore del Telegiornale, fondatore e direttore del Tg3, vice Direttore Generale per la radiofonia. Dal 1982 al 1990 è stato storico Direttore Generale della Rai, tra i più longevi della tv pubblica.

Sotto la sua direzione la Rai ha affrontato i profondi cambiamenti intervenuti nel settore radiotelevisivo con l’avvento della tv commerciale. Con Agnes direttore generale sono stati avviati nuovi servizi, come Televideo, e sperimentato nuove tecnologie quali le trasmissioni via satellite e l’alta definizione. Tra le sue intuizioni tv l’ideazione, insieme a Luciano Lombardi D’Aquino, del celebre magazine medico televisivo Check-up, trasmesso su Rai1.

Andato via dalla Rai, nel ’90 è diventato presidente della Stet, la holding delle telecomunicazioni e nel ’97 presidente di Telemontecarlo.

Nel 1987 Agnes è stato nominato Cavaliere del Lavoro, nel 1992 ha ricevuto la laurea honoris causa in Comunicazione e Telecomunicazioni dell’Università di Buenos Aires. Nel 2006 è diventato direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, corso biennale post laurea riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti. Era presidente dell’Amalfi Coast Media Award, premio internazionale giornalistico diviso in più sezioni, cui stava dedicando tutte le sue energie per l’edizione 2011 in programma a metà giugno.

L’ultima apparizione pubblica di Biagio Agnes lo scorso 16 maggio in occasione della Lectio magistralis di Ettore Bernabei nel giorno del suo novantesimo compleanno, alla Pontificia Università Lateranense di Roma.

COMMENTI.”Ho perso un amico, se ne è andata una brava persona”, ha commentato Sergio Zavoli, presidente della vommissione di Vigilanza Rai. “Biagio Agnes è stato un direttore generale che ha speso tutte le sue energie in difesa del servizio pubblico. Tutto ciò che di buono conserva e rilancia il prestigio della Rai è largamente segnato dalla sua indimenticabile coerenza e professionalità umana e civile”. ”Biagio Agnes – ha detto il ministro Gianfranco Rotondi – è stato un protagonista della vita civile e della cultura italiana. Ha diretto la Rai in stagioni esaltanti,è stato autorevole interprete del cattolicesimo democratico. Poi siè appartato nelle stagioni successive ma forteèrimasta la sua impronta culturale e di impegno come una delle più brillanti espressioni della classe dirigente italiana”. ”Il nome di Biagio Agnes si identifica facilmente in quello della Rai. Per anni aveva lavorato all’interno del servizio pubblico, prima alla radio, poi alla televisione dove aveva inventato l’informazione regionale, quindi col ruolo di direttore generale. E Agnes della Rai era sempre stato un difensore del ruolo del servizio pubblico, anche nei periodi più difficili quando si cercava di delegittimarlo a favore del monopolismo privato”. E’ il ricordo di Walter Veltroni. ”Animato da sinceri sentimenti democratici – aggiunge – aveva sempre posto attenzione alla difesa del pluralismo dell’informazione radiotelevisiva e della qualità dell’offerta. Con lui se ne va una parte importante dell’esperienza del servizio pubblico che credeva nelle sue potenzialità. Alla sua famiglia esprimo, in questo momento difficile, le mie più sentite condoglianze”.

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