22 anarchici arrestati a Firenze, 5 sono ai domiciliari

di Emma Zampella

 FIRENZE. 22 anarchici, tutti studenti tra i 20 e 30 anni, sono stati arrestatidalla polizia di Firenze.

Tra i vari capi di accusa ci sarebbero l’organizzazione di manifestazioni di piazza violenti non autorizzate, nonché l’occupazione abusiva di edifici pubblici, danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di beni immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, passando per l’interruzione di pubblico servizio e la violenza privata. Di tutto il gruppo, 5 dovranno scontare la pena ai domiciliari, mentre i restanti 17 hanno l’obbligo di presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria. Coinvolte nell’inchiesta, in complesso, 78 persone.

I destinatari dei provvedimenti giudiziari si riunivano intorno al centro sociale “Spazio liberato 400 colpi”, che aveva sede in un locale della facoltà di Scienze della formazione in via del Parione, locale occupato abusivamente e per tale motivo sottoposto a sequestro. Ed è proprio nel covo all’interno del quale gli anarchici organizzavano le manifestazioni che la polizia avrebbe trovato un coltello, passamontagna, aste, spranghe e caschi, che venivano utilizzati nel corso di manifestazioni di piazza e portati poi durante i cortei in un furgone per essere utilizzati durante gli scontri. Rinvenuto anche uno striscione con la scritta “militari assassini” e la bozza di uno stencil per tracciare disegni sui muri con la sagoma del sindaco di Firenze Matteo Renzi e la scritta “il mostro di Firenze”. Le perquisizioni sono avvenute quasi tutte a Firenze, ma anche a Poggibonsi (Siena), in provincia di Grosseto e in provincia di Nuoro.

L’indagine della Digos, durata 18 mesi, ha portato alla constatazione del fatto che gli stessi anarchici coinvolti nell’inchiesta sarebbero responsabili degli incidenti del 1 maggio scorso a Milano, nonché partecipanti ad una serie di fatti criminali avvenuti a Firenze tra il maggio 2009 e il dicembre 2010, tra i quali danneggiamenti ai bancomat di numerosi istituiti di credito fiorentini: il sabotaggio dei sistemi di videosorveglianza; ripetuti episodi di danneggiamenti a sedi di partiti, sindacali e obiettivi istituzionali nazionali ed internazionali; l’occupazione abusiva di beni immobili comunali e di enti privati; episodi di violenza contro le forze dell’ordine, interruzione di pubblico servizio, in particolare il blocco della circolazione ferroviaria e stradale. Tra gli episodi da segnalare il blocco dei due ore dei binari a Natale alla stazione fiorentina di Rifredi del Frecciarossa Torino-Napoli.

Secondo il capo della Digos, Stefano Buselli, “gli anarchici indagati non avevano un solo obiettivo, ma cavalcavano più di una ‘campagna, cercando di fomentare la tensione sociale, scendendo in piazza in occasione delle manifestazioni universitarie e degli scioperi dei lavoratori. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, c’erano sette ‘promotori od organizzatori’, e 15 persone che eseguivano le direttive dei leader”.

Sempre secongo gli inquirenti,gli anarchici avrebbero avuto collegamenti con studenti delle facoltà di scienze politiche e lettere. Nello specifico, tra le persone arrestate ci sarebbero 19 toscani, un napoletano, un nuorese e un anconetano, che avrebbero preso parte anche alla protesta di contestazione al sottosegretario Daniela Santanchè, il 25 novembre scorso all’università di Firenze.

Il gruppo consiliare regionale della Lega Nord Toscana ha ringraziato, in un comunicato, le forze dell’ordine per l’operazione: Il clima in città ultimamente si è arroventato – si legge nella nota -. Un paio di mesi fa fu spedito proprio da Firenze un pacco bomba al direttore del carcere greco di Koridallos. Firenze dimostra di essere un covo delle frange politiche più estremiste, che trovano il proprio rifugio nella violenza, soprattutto attraverso atti terroristici, e che, come rivelato dall’operazione della polizia, si anniderebbero soprattutto nell’ambiente universitario. Chi ha commesso certi reati deve pagare esenza sconti. Confidiamo, quindi, nell’operato della magistratura”.

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