Di Foggia aderisce a Libera Gricignano: “Rigeneriamo il territorio”

di Antonio Taglialatela

Ersino Di FoggiaGRICIGNANO. Fioccano le adesioni al circolo politico-culturale “Libera Gricignano”. Tra le ultime, da segnalare quella dell’imprenditore Ersino Di Foggia, presidente del comitato festeggiamenti in onore di Santa Lucia.

“La mia è una scelta di campo, – spiega Di Foggia – che va nell’ottica di una rigenerazione del territorio, a cominciare dalla classe dirigente della nostra cittadina. C’è bisogno di persone nuove, ma soprattutto di nuove idee, che devono porre una ‘pietra tombale’ sulla vecchia mentalità che finora ha avuto il sopravvento. E questo, considerando lo scenario politico attuale a Gricignano, in questa fase lo si può fare solo attraverso una coalizione civica, al di là dei partiti, oggi ridotti a dei ‘club privati’. Andiamo avanti e lottiamo per una Gricignano Libera”.

Intanto, prosegue l’attività del circolo, che di recente ha inviato alla commissione straordinaria una serie di richieste su problematiche segnalate dalla cittadinanza. Parliamo, in primis, della insopportabile “puzza notturna”, per la quale è stato chiesto di avviare un monitoraggio di opifici situati nella zona industriale che potenzialmente potrebbero produrre i miasmi.

Altra questione quella del degrado in cui versa il parco pubblico “Mazzoni” di corso Umberto: sia l’area verde attrezzata che i campi di calcio, calcetto e tennis sono in completo stato di abbandono. Una situazione che non consente di usufruire della struttura e che, soprattutto, mette a rischio la pubblica incolumità, oltre ad impedire attività sportive e iniziative sociali comela seconda edizione del “campo estivo” promosso dal comitato genitori della Direzione didattica, che dovrebbe partire dal mese di giugno. A tal proposito, i soci di Libera si sono dichiarati disponibili a ripulire e rendere di nuovo agibile l’area.

E, ancora, la raccolta differenziata, per la quale è stato chiesto se oggi Gricignano raggiunge le percentuali previste dalla normativa, poiché, in caso contrario, la stessa normativa stabilisce come pena lo scioglimento dell’Ente, tra l’altro già sciolto la scorsa estate ma per infiltrazioni camorristiche.

Vi è poi la vicenda della vendita della proprietà dei terreni adiacenti alla cittadella Us Navy – dove sono state realizzate civili abitazioni, le cosiddette “cooperative” – richiesta dalla società costruttrice. Libera si è rivolta ai commissari per conoscere quali siano le loro intenzioni: si venderanno o no quei terreni? Tutti questi per i quali si è in attesa di risposta.

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