Spagna, crollo elettorale per Zapatero. Popolari chiedono voto anticipato

di Redazione

Zapatero MADRID.Josè Luis Rodrìguez Zapatero ha perso le sue ultime elezioni da capo del governo: la Spagna ha pesantemente punito il suo Psoe dando una netta vittoria alle comunali e regionali al Partito Popular del leader dell’opposizione Mariano Rajoy.

Il Partido Popular di Mariano Rajoy ha superato di quasi 10 punti il Psoe del premier Zapatero, secondo i dati definitivi delle elezioni comunali e regionalidiffusi dal ministero degli interni di Madrid. Il Pp ha ottenuto complessivamente il 37,53% in tutto il paese alle amministrative, contro il 27,79% al Psoe. Izquierda Unida è terzo con il 6,31%. Per il Psoe è il peggiore risultato alle amministrative dalla fine della dittatura franchista. I risultati definitivi confermano fra l’altro la vittoria del Pp nella regione della Castiglia La Mancia, grande feudo tradizionale socialista.

I popolari sono inoltre primi per la prima volta anche in Extremadura, pure a guida socialista finora, dove ottengono 32 seggi contro 30 al Psoe. Ma Iu con 3 seggi potrebbe formare una maggioranza di centrosinistra con il Psoe. I socialisti hanno inoltre perso la seconda e la quarta città del paese, Barcellona e Siviglia, e tutte le città andaluse che ancora controllavano.

Per il Psoe è il peggiore risultato di sempre alle amministrative. Perde feudi storici come Barcellona, che controllava da 32 anni, Siviglia, Saragozza, ma anche Cordoba e Jaen, le ultime città andaluse che controllava. I dati ancora parziali fanno temere al partito di Zapatero di cedere anche la Castiglia La Mancia e l’Estremadura, altri due bastioni del voto socialista. Il Partido Popular conserva con la maggioranza assoluta dei seggi la capitale Madrid e la sua regione, con il sindaco Alberto Gallardon e la governatrice Esperanza Aguirre.

La seconda città del paese, Barcellona, passa ai nazionalisti catalani di Ciu e al suo candidato sindaco Xavier Trias, che per governare avrà però bisogno dell’appoggio del Pp.

I popolari conservano la guida della terza città del paese Valencia, e della sua regione, con il governatore Francisco Camps, indagato per presunta corruzione.

I socialisti di Zapatero – ai minimi storici per la sua gestione ondivaga della crisi e l’impennata della disoccupazione, ora al 21% (e al 44% per giovani di meno di 25 anni) avrebbero perso anche la Castiglia-La Mancia e sono in bilico in Extremadura. L’Andalusia è una delle quattro regioni spagnole su 17, in cui non si votava. Rischia, oggi, di restare la sola, con i Paesi Baschi, ancora a presidenza socialista.

“Il Partido Popular ha ottenuto una grande vittoria” ha detto la segretaria all’organizzazione del Pp Ana Mato, annunciando “l’inizio di una nuova tappa politica per il paese”. Rubalcaba si è congratulato con gli avversari per la loro “netta vittoria”. Il leader dei popolari Mariano Rajoy considera queste elezioni come l’ultimo grande test prima delle politiche previste nel marzo 2012, che il Pp punta a vincere scommettendo sullo scontento nel paese nei confronti di Zapatero. Da oggi il Pp chiederà con ancora maggiore vigore elezioni anticipate. Alle prossime politiche il leader del Pp si confronterà con un nuovo avversario. Zapatero ha già annunciato che lascerà a fine legislatura. Il suo successore – fra Alfredo Rubalcaba e Carme Chacon – sarà eletto entro l’estate.

Zapatero, ha escluso la possibilità di anticipare il voto delle politiche in Spagna. Zapatero ha riconosciuto “le ampie perdite” del Psoe alle elezioni, ma – ha detto – “il rispetto dei tempi e dei mandati politici mi sembra positivo per il nostro sistema democratico”. Con il volto molto serio, Zapatero ha voluto congratularsi con i vincitori, quali che fosserro i loro partiti di appartenenza: “Abbiamo vinto molte volte ed abbiamo saputo vincere. Sappiamo anche perdere”.

Record di voti bianchi o nulli. Le elezioni municipali e regionali in Spagna hanno fatto registrare un record di voti bianchi o nulli, due opzioni di cui si è discusso molto prima del voto nel quadro delle mobilitazioni e proteste organizzate dagli Indignados di Movimento 15-M per chiedere cambiamenti sociali e politici. Con il 99,92 per cento delle schede scrutinate, i voti bianchi hanno raggiunto il record di 583.620 (2,54 per cento dei suffragi) quasi il doppio dei 286.182 delle elezioni generali del 2008 e comunque di più delle municipali del 2007 (427.061, pari all’1,92 per cento dei voti). I voti nulli sono stati 389.058, l’1,70 per cento del totale, contro l’1,17 per cento del 2007.

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