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Marino boccia la tassa sui turisti
CASERTA. Lintroduzione della tassa di soggiorno per i turisti che arrivano a Caserta rischia di essere il colpo mortale e definitivo sul possibile rilancio della vocazione turistica della nostra città.
Non cè nessuna strategia che accompagni questa misura, che arriva a sette giorni dal voto amministrativo. Si tratta solo di un nuovo balzello, introdotto nellambito del federalismo fiscale del centrodestra di Del Gaudio. Il candidato sindaco del centrosinistra, Carlo Marino, sul suo blog www.carlomarino.it critica aspramente il provvedimento del commissario prefettizio del Comune.
Non servirà aggiunge nemmeno a rimpinguare le casse comunali, alle prese con entrate minori grazie ai tagli del Governo di Berlusconi e Bossi, perché di turisti ne vedremo sempre meno. Condivido in pieno le preoccupazioni espresse oggi dai vertici di Confindustria Caserta, con il presidente della sezione Turismo Rosa Boccardi, e sono pronto a sostenere ogni iniziativa utile a bloccare questa scelta.
Marino illustra invece la sua idea per il rilancio di Caserta città turistica: Niente tasse, ma più attività di incoming e più iniziative di marketing territoriale sulla scia del progetto presentato dalla Camera di Commercio, che, attraverso lazienda speciale Sintesi, insieme a imprenditori da sempre lungimiranti, ha affidato a una importante e seria società, la Four Tourism, il compito di realizzare unanalisi strategica sulle opportunità di sviluppo, appena presentata. Noi abbiamo lo strumento utile a ridisegnare lo sviluppo di Caserta in chiave turistica ed è la Fondazione per la valorizzazione turistica, che non sia un contenitore solo per gli eventi, ma una Fondazione capace di raccogliere la grande sfida comune: unire la città medievale (Caserta Vecchia) con la città utopica del Settecento (San Leucio) e la Reggia vanvitelliana. Due assi che diventano un unico straordinario attrattore turistico, consentendo a Caserta di identificarsi con questa nuova immagine.
Il candidato sindaco intende la Fondazione come la vera ampia rete istituzionale: A comporla sostiene dovranno essere, oltre al Comune di Caserta, la Provincia, la Regione con lEnte per il turismo, la Camera di commercio, Confindustria, la Soprintendenza ai beni culturali, i sindacati e le associazioni di categoria. Poi la Fondazione deve puntare ad aprire ai privati, che hanno il dovere di partecipare al progetto, ma che fino ad ora non sono stati attratti a causa della debolezza delle proposte messe in campo e della debolezza della rete istituzionale.
Lobiettivo è recuperare un approccio scientifico al rilancio del turismo, unidea di come lintero territorio debba funzionare e muoversi rispetto allobiettivo e per farlo, proprio adesso, non serve alcuna tassa conclude Marino solo un cammino nuovo, fatto di idee, come quelle che da settimane il centrosinistra ha messo in campo con il suo programma di governo per Caserta.
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