Centri riabilitazione, mobilitazione degli operatori contro Asl e Regione

di Redazione

 CASERTA. L’Aspat, l’Associazione sanità privata accreditata territoriale, a cui aderiscono tutti i centri di riabilitazione della provincia di Caserta, ha promosso per mercoledì 11 maggio una mobilitazione generale per protestare contro l’Asl e la Regione Campania.

Il corteo prenderà il via dalla stazione centrale di Caserta alle 8.30. Operatori del settore e pazienti sfileranno per le vie del centro sino a raggiungere il teatro comunale in via Mazzini dove è prevista un’assemblea generale. Si è arrivati alla manifestazione dopo il blocco delle attività dei centri convenzionati partito lo scorso due maggio a causa del mancato pagamento delle spettanze alle strutture sanitarie. Regione ed Asl, allo stato attuale, hanno pagato ai centri solo parte delle somme relative alle prestazioni erogate negli anni precedenti, limitandosi ad un semplice acconto per l’anno 2010.

Pesanti le rivendicazioni dei centri che si sono visti costretti a rifiutare la sottoscrizione dei contratti per l’anno 2011 per l’assenza totale di garanzie relativamente ai pagamenti correnti ed arretrati. Inoltre, si registra un’anomala programmazione del fabbisogno assistenziale per l’Asl Caserta a cui si abbina una riduzione del 18% del budget per l’azienda di Terra di Lavoro che si traduce con la contrazione di circa centocinquantamila prestazioni all’anno.

Devastanti i numeri della protesta dei centri di riabilitazione. Dal due maggio 4mila pazienti non ricevono più prestazioni, mentre sono 1500 i dipendenti che rischiano di finire in mezzo ad una strada. Alla luce di questa situazione, l’Aspat chiede a Regione ed Asl risposte concrete e non evasivi atteggiamenti di sorpresa che non si traducono in atti concreti per pazienti ed operatori.

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