Bilancio comunale, no di Marino agli aumenti

di Redazione

Carlo MarinoCASERTA. “Giù le mani dalle tasche dei casertani. In un momento di grave difficoltà per le famiglie e per i commercianti, il bilancio che il commissario si appresta ad approvare venerdì, praticamente alla vigilia del voto, …

… non può prevedere l’aumento della tassa sui rifiuti e l’aumento dell’accisa sulle bollette dell’energia elettrica. Così in media i casertani pagheranno quasi 200 euro in più all’anno e non è tollerabile, nonostante le gravi difficoltà finanziarie in cui versa l’Ente”. Nel corso degli incontri di oggi con i vertici dell’Ascom, presieduta da Mario D’Anna, e della Confesercenti, il candidato sindaco del centrosinistra, Carlo Marino, ha preso posizione sul nuovo bilancio di previsione, la cui approvazione è prevista per il fine settimana, lo stesso della tornata elettorale. “Caserta ha bisogno di rilancio, non di rincari che la gente non può sostenere – dichiara Marino – . Ce lo chiedono cittadini e commercianti, che stanno compiendo significativi sforzi e mostrano grande senso di responsabilità per poter uscire dalla fase di recessione. Le criticità legate alle casse vuote non possono essere scaricate sui cittadini e i negozianti, tocca alla politica assumersi la responsabilità del risanamento. Io e il centrosinistra siamo pronti a farlo”.

Marino ribadisce la sua contrarietà a ogni ipotesi di dichiarazione di dissesto finanziario, “perché equivarrebbe a una sconfitta per la politica. Dichiarare il dissesto sarebbe una vera e propria abdicazione al ruolo che siamo chiamati ad esercitare, io invece prevedo un piano in tre fasi” e poi spiega: “Innanzitutto occorre avere il quadro effettivo della situazione contabile del Comune; poi bisogna dare avvio a un lungimirante piano di rientro finanziario, che non vuol dire lacrime e sangue per i casertani. Anzi, vuol dire rilanciare l’economia, con la partecipazione dei privati e il più massiccio ricorso allo strumento del project financing. Un piano che coinvolga anche i creditori del Comune; infine abbiamo da sfruttare l’occasione del federalismo demaniale: il Comune ha la disponibilità di una serie di beni, su cui vanno approntati programmi di valorizzazione, senza svendere il patrimonio comunale”.

In tema di sviluppo per Marino il commercio gioca un ruolo decisivo, a partire dalla realizzazione del centro commerciale naturale a Caserta: “Su questo progetto amministrazione comunale e commercianti devono unire le forze e definire un percorso partecipato per promuovere il centro storico mediante un’integrazione tra l’offerta commerciale e quella turistica. Un’occasione di rilancio formidabile, che deve però avvenire in una logica di sistema. Quello che propongo è una società consortile a responsabilità limitata tra Comune, Camera di Commercio e Consorzio “Botteghe del centro”.

Una società che abbia lo scopo di unificare, ottimizzare le risorse e gli interventi. Una società che non si limiti alla realizzazione del centro commerciale naturale, ma che sia attiva anche successivamente e diventi lo strumento e il motore per una nuova politica di sviluppo del commercio in città. Così pubblico e privato a Caserta possono dimostrare maturità e capacità di concordare e concorrere, ciascuno per la sua parte, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo. Ora dobbiamo darci un modello di governance ed è questa l’intenzione della mia proposta. Tutto deve essere finalizzato a un risultato che Caserta merita da tempo: valorizzare la frequentazione del centro storico abbinata alle potenzialità turistiche del territorio, mettendo finalmente a sistema l’offerta commerciale, integrata con i percorsi turistici”.

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