Seminario sulle mafie, Martinelli elogia la figura di Don Diana

di Redazione

Pasquale MartinelliCASAL DI PRINCIPE. Grande parterre di personalità, venerdì, al parco della Legalità di Casal di Principe, al seminario: “Chi sono i nuovi mille? L’etica della responsabilità e il riscatto delle mafie”.

Presenti magistrati, forze dell’ordine e rappresentanti delle istituzioni e dell’antimafia sociale e circa due centinaia di studenti provenienti da tutta la Campania, oltre a numerose delegazioni del mondo associazionistico impegnato contro le mafie. Nell’occasione, il sindaco di Casal di Principe, Pasquale Martinelli, ha fatto da padrone di casa e si è detto molto entusiasta di questa iniziativa. Ha salutato ovviamente tutti gli ospiti e relatori ed i sindaci dei comuni aderenti ad Agrorinasce e ringraziato gli organizzatori del convegno, la Regione Campania, la DigitCampania e Fondazione Polis, l’associazione di Libera ed il consorzio Agrorinasce, nelle persone del presidente e dell’amministratore delegato, rispettivamente Immacolata Fedele e Gianni Allucci.

A commento dell’iniziativa, il sindaco Martinelli ha dichiarato: “In particolare ringrazio commosso i familiari delle vittime innocenti della criminalità: a loro va il nostro fraterno abbraccio e l’impegno solenne a combattere quei fenomeni nefandi e vergognosi che tanto dolore li hanno procurato”. Ha esaltato il significato della specialissima giornata: “Un esempio soprattutto per i tanti studenti che rappresentano fedelmente la Regione Campania e la sua voglia di crescere e riscattarsi. Come tutti noi!”.

Rinnovato il saluto agli importanti ospiti: “Per questa bella iniziativa siamo orgogliosi di aver accolto, oggi, il meglio dello Stato e della società civile per gridare, ancora una volta e sempre: basta con la camorra; e per rinnovare la nostra più profonda convinzione: sconfiggeremo la camorra!”.

Ha prodotto il suo personale stato dell’arte sulla lotta alla criminalità organizzata: “La criminalità, purtroppo, ancora non è stata sconfitta ma ormai le vittorie dello Stato sono tante e non si contano più. La camorra è ancora forte, ma una fetta sempre più consistente delle popolazioni non è più disponile a chiudere gli occhi; la criminalità ancora è il primo problema dei nostri territorio ma i nostri giovani e le nostre scuole, il mondo associazionistico, le istituzioni, tutti costoro hanno il merito di far radicare sempre più la cultura della legalità; la camorra fa ancora vittime ma lo Stato ha la forza e la capacità di punire la criminalità, di aiutare le vittime di quest’ultima; e le associazioni come quelle presenti oggi e come la stessa Agrorinasce hanno la capacità e il coraggio quotidiani di lottare contro il racket e l’usura, di riutilizzare i beni confiscati, di creare strutture e presìdi d’incontro e di legalità, occasioni di dibattiti e di cultura”.

Ha parlato di nuova mentalità nell’impegno contro le mafie: “Sicuramente abbiamo molta più fiducia di qualche decennio fa. (E a proposito di don Peppe Diana) Permettetemi di ricordare un grande uomo e figlio di Casal di Principe, don Peppe Diana ed il suo testamento Per amore del mio popolo: ebbene, iI suo pensiero e la sua denuncia sono sempre più attuali, il suo insegnamento fa sempre più proseliti, il suo impegno profetico di denuncia trova sempre più cittadini pronti ad imitarlo. Sicuramente, i tanti e troppi martiri della criminalità oggi non sono più dimenticati e, quando sono del tutto conosciuti, diventano un modello per le nuove generazioni.

Non ha mancato di ricordare i problemi della sua città: “Il mio entusiasmo per l’iniziativa odierna non mi fa dimenticare i problemi che abbiamo. Noi, qui, per anni abbiamo chiesto semplicemente una maggiore presenza dello Stato; lo Stato c’è e recentemente ha vinto tante battaglie, tanti criminali sono stati arrestati; ma ora c’è anche bisogno di più risorse, c’è bisogno di incrementare il lavoro. E a questo scopo necessitano più imprese, più fondi, più sviluppo. Magari, si potrebbero “rimborsare” in qualche modo i casalesi con le risorse stesse sequestrate alla camorra: ma questo è un problema che ha bisogno di essere profondamente e meglio studiato…”.

Ha celebrato l’Unità d’Italia in un modo specialissimo: “… Credo che tutti i martiri della criminalità siano da aggiungere al nobile elenco dei grandi del Paese, sono essi gli uomini del nuovo Risorgimento. E qui rispondo alla domanda del nostro convegno: ‘Chi sono i nuovi mille?’ Sono tutti quei protagonisti della lotta antimafia, cultori della legalità, uomini onesti e servitori dello Stato, semplici cittadini che credono nella legge e nella libertà.

Ha salutato il rapper Lucariello, che ha scelto Casal di Principe per presentare la sua opera, uscita appena il 26 maggio: “E’ un onore ed è anche la migliore occasione per salutare, con lui, l’impegno esemplare dell’arte al servizio della lotta contro le mafie: un bell’esempio davvero!

Ha rivolto un appello finale: “Aiutate noi casalesi ad uscire da quello stereotipo per cui noi siamo il regno del male. Sappiate – e lo dico soprattutto ai giovani – che questa comunità, così come questa provincia e come l’intera regione è fatta della stragrande maggioranza di persone oneste. Punto. Poi ci sono i noti guasti della società e c’è l’esigenza irrinunciabile di porvi rimedio. E qui è racchiusa gran parte della questione ‘Casal di Principe’. Così come, badate bene, anche tante altre storie comunali della Campania e del Mezzogiorno…. Intanto, noi, amministratori di Casal di Principe, ce la stiamo mettendo tutta: lavoriamo e collaboriamo con le Istituzioni, con Agrorinasce, con il mondo associazionistico, nell’azione meritoria di testimoniare ed onorare il nostro impegno contro l’illegalità, come nell’occasione odierna; e nell’utilizzo e nella destinazione dei beni confiscati. Non lesiniamo e non lesineremo mai azioni e risorse per affermare la legalità e per educare ad essa”.

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