Grazzanise, una tavola rotonda sul tema del lavoro

di Redazione

 GRAZZANISE. Il Cocevest (Comitato per la celebrazione degli Eventi storici), nel quadro delle celebrazioni per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia coordinate dall’Amministrazione comunale di Grazzanise, …

… ed in collaborazione coi giovani dell’Agc “Teens’ Park” e col Centro Sempiù-Ripar, sta allestendo – sul tema “Il lavoro italiano, sul territorio nazionale e all’estero, dal 1861 al 2011” – una Mostra documentaria affidata alla direzione scientifica di Giuseppe Florio, Antonio Nardelli e Luigi Pezzera- che sarà inaugurata mercoledì 18 maggio nella sala consiliare del municipio di Grazzanise (Via Lauro) e rimarrà liberamente aperta al pubblico nei giorni 19 e 20 – negli orari 10-13 e 16-19 -e sabato 21 soltanto nelle ore mattutine.

Nella stessa sede, domenica 22 maggio si svolgerà una rilevante Tavola Rotonda sullo stesso vastissimo argomento, cui contribuiranno autorevoli storici e ricercatori, noti sindacalisti, imprenditori illuminati e politici locali. Alle ore 10 il sindaco di Grazzanise, dott. Pietro Parente, porgerà il suo saluto introduttivo. Subito dopo la prima relazione «Gli artigiani nel Risorgimento» sarà tenuta dall’assessore comunale dottor Vito Gravante.

«L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro»: questo il titolo – grondante valori e, purtroppo, concrete contraddizioni – della relazione che terrà lo storico professor Giovanni Cerchia, sparanisano d’origine e docente, a Campobasso, presso l’Università del Molise. L’intervento, immediatamente successivo, della prof.ssa Marcella Marmo – direttore del Dipartimento di Storia dell’Università Federico II di Napoli – servirà a tracciare un itinerario molto composito così definito: «Dal ‘grande brigantaggio’ alla ‘questione meridionale’: il difficile percorso del Sud nell’unificazione italiana».

Alle ore 11,30 relazionerà il dottor Marcellino Falcone – dello Snals di Caserta – su un epocale passaggio culturale concentrato con questa denominazione: «Dalla tutela del lavoratore alla tutela del lavoro: il ruolo del sindacalismo autonomo nella storia contemporanea». La sequenza degli interventi assumerà perfino un carattere di elegante elaborazione, allorché, alle ore 12, l’«ambasciatrice» della bellezza casertana in Cina, Rita Parente, tratterà di «Estetica, benessere, salute: il Centro Sempiù-Ripar e la sua sfida di eccellenza in Italia e all’estero».

I lavori, naturalmente, troveranno l’epilogo col canonico dibattito che consentirà al pubblico presente di esternar obiezioni o domande cui faranno seguito le repliche dei predetti relatori. Pare del tutto evidente che il bacino di elezione della duplice iniziativa cocevestina si estenderà a tutti i Comuni del Basso Volturno (Capua, Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Cancello ed Arnone, Castelvolturno…) e comunque con l’auspicio della partecipazione di amministratori e cittadini dell’intera aerea casertana.

In stretto collegamento viaggerà la ricerca, lanciata dal Comitato organizzatore attraverso un appello diffuso tre settimane fa, di testimonianze sull’emigrazione italiana all’estero (Americhe, Svizzera, francia, Germania, Inghilterra…) e nel Nord del nostro Paese, senza limiti di tempo, alias dal XIX secolo ai primi del Novecento, dal periodo del boom economico degli anni Sessanta – che fece registrare lo spopolamento delle campagne meridionali – alla perdurante e massiccia emigrazione giovanile del tempo attuale.

Cartoline, lettere, fotografie, contratti di lavoro e quant’altro giace nei cassetti di casa possa documentare il sudore e la tenacia, l’intelligenza e la creatività dei nostri bisnonni emigrati o dei ragazzi oggi in cerca di prima occupazione in lontane contrade, possono dar vita ad una massa di documenti sui quali i ricercatori del mondo accademico saranno ben felici di sviluppare analisi comparate e proposte utili, fra l’altro, a ridimensionare i furori di marca razzista che la travolgente immigrazione nordafricana sta suscitando qui e là, per fare spazio ad un trend di generosa accoglienza e di civile condivisione.

di Raffaele Raimondo

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
RedazioneWhatsappWhatsApp
Condividi con un amico