Napoli, incendiate giostrine nella villa comunale

di Redazione

 NAPOLI. In una sola notte due raid teppistici hanno colpitola città: incendiato uno dei parchi giochi della villa comunale e devastate e rese inutilizzabili le giostrine per i bambini a piazza Poderico.

L’incendio della villa Comunale ha colpito la prima delle aree gioco che si trovano nel parco, passando dall’ingresso di piazza Vittoria. Si tratta di due castelletti di legno uniti fra loro da un ponte di corda e collegati a scivoli e ad altri attrezzi per il divertimento dei bambini. Le fiamme hanno provocato gravissimi danni e reso inutilizzabile l’area: solo lo scivolo, in materiale ferroso, ha resistito all’aggressione delle fiamme. Non ci sono particolari sulla vicenda della villa Comunale: nessuno ha visto i teppisti all’opera e l’allarme è stato lanciato solo quando si sono levate le fiamme e sono stati contattati i vigili del fuoco. L’ipotesi principale, però, è concentrata sulla possibilità che dietro l’incendio ci sia la mano di una banda di ragazzini, una baby gang.

Non c’è ipotesi ma certezza che ci sia la mano di una baby gang dietro la devastazione alle giostrine di piazza Poderico. La denuncia arriva da Enrico Cella, consigliere municipale del Pdl che racconta quel che ha visto: “Una banda di ragazzini, quasi certamente tutti minorenni, ha invaso l’area destinata ai bambini e ha travolto e distrutto ogni cosa”.

Fortunatamente il blitz è avvenuto di sera, quando l’area non è frequentata da mamme e bimbi. Anche in questo caso i teppisti non hanno risparmiato nulla. L’area gioco, in questo caso è di dimensioni ridottissime e contiene semplicemente un piccolo castelletto di legno collegato a uno scivolo. Quel castelletto oggi non esiste più. È ridotto in pezzi e abbandonato sui grossi mattoni di pavimentazione morbida che servono ad evitare che i bambini possano farsi male in caso di eventuali cadute. La baby gang, secondo il racconto di Enrico Cella, ha utilizzato i resti del gioco distrutto per divertirsi facendo motocross: “Salivano e scendevano con motorini e scooter dal legno. Hanno anche provato ad affrontare lo scivolo che era caduto per terra ed era diventato per quei teppisti un divertente percorso da affrontare su due ruote”.

Per la devastazione hanno protestato le mamme e anche i bimbi che ieri mattina si sono ritrovati senza quel piccolo parco per giocare. La struttura era stata montata due anni fa a spese della municipalità per un costo complessivo di diecimila euro. Nessuna parte della struttura è recuperabile: per restituire castelletto e scivolo ai bambini bisognerà trovare un’altra somma identica.

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