Faida di Scampia, 11 ergastoli per Di Lauro e Scissionisti

di Redazione

Paolo Di LauroNAPOLI. Carcere a vita per 11 boss, protagonisti di una stagione sanguinaria culminata nella guerra di camorra interna al clan di Paolo Di Lauro.

11 ergastoli decisi dalla quarta corte d’Assise di Napoli, al termine di un processo lungo e nel corso del quale i giudici hanno dovuto assistere a ricostruzioni agghiaccianti di delitti crudeli avvenuti tra la metà degli anni ’90 e fino al 2005.

Al termine delle indagini dirette dai pm Luigi Alberto Cannavale e Stefania Castaldi sono stati condannati all’ergastolo Paolo Di Lauro e Enrico D’Avanzo, e anche gli scissionisti Raffaele Abbinante, Rosario Pariante, Guido Abbinante, Raffaele Amato, Massimiliano Cafasso, Carmine Minucci, Tommaso Prestieri, Antonio Abbinante.

Scritta la parola fine al termine di una vera e propria guerra per la conquista dei traffici illegali nell’area di Mugnano e che provoco la spaccatura interna al clan Di Lauro. Da lì episodi scontertanti, una sorta di mostra degli orrori, immagini di morte ricostruite dal pm anticamorra Castaldi, così come l’omicidio di Angela Ronga e di Elena Moxedano, parenti del boss chiamato ‘o Capaceccia, su ordine di Di Lauro. Un altro delitto agghiacciante è l’episodio di Alfredo Negri, che venne sequestrato, torturato, interrogato per poi essere ucciso e gettato all’esterno del carcere di Secondigliano; una serie di episodi mai definitivamente chiusi, su cui oggi, a distanza di anni, c’è una prima verità giudiziaria.

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