Camorra, arrestati 13 affiliati al gruppo Setola: ci sono anche tre poliziotti

di Redazione

Giuseppe SetolaNAPOLI.Tredici arresti eseguitila scorsa notte nell’ambito dell’operazione “El Divino”, dal nome di un noto locale di Agnano di cui è titolare l’imprenditore Luigi Russo, 43 anni, di Giugliano, già detenuto da due mesi e ritenuto fiancheggiatore del clan dei Casalesi.

Il blitz è stato eseguito dagli uomini della Dia coordinati dal vicequestore Maurizio Vallone, e relativamente alla cattura dei poliziotti, dalla Squadra mobile di Napoli diretta dal vicequestore Vittorio Pisani. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip Nicola Miraglia del Giudice, su richiesta dei pm Antonello Ardituro, Giovanni Conso, Catello Maresca, Alessandro Milita e Cesare Sirignano.

Tra gli arrestati anche tre poliziotti (due della Stradale di Napoli e uno del Nucleo piantonamenti); uno è accusato di truffa aggravata per aver svolto in orari di servizio la mansione di “buttafuori” della discoteca “El Divino”, altri dueaddirittura di essere prestanome dei beni dell’imprenditore. Secondo la Procura antimafia di Napoli, i poliziotti dopo l’arresto di Russo si erano assunti la responsabilità, con la moglie dell’imprenditore detenuto, di gestire i beni della famiglia e mandare avanti gli affari. Dario Cinquegrana, Giuseppe Ciaravola e Achille Giugliano sono stati incastrati dalle intercettazioni ambientali e telefoniche e arrestati dalla Squadra Mobile di Napoli.

Russo è accusato di avere ospitato nelle strutture in corso di sequestro (alberghi, discoteche ed altri locali pubblici) latitanti del clan dei Casalesi ed in particolare i killer, tra cui anche Giuseppe Setola, Oreste Spagnuolo, Giovanni Letizia e Raffaele Bidognetti, i quali utilizzavano, con sistematicità ed in tempi diversi, la struttura alberghiera “Hotel Flag” di Russo, situata in località Varcaturo, per alloggiare, per incontrare altri affiliati ed imprenditori sottoposti ad attività estorsive nonché per occultare i veicoli utilizzati nelle azioni delittuose.

SEQUESTRI. Sotto sequestro non solo la discoteca ‘El Divino’ di Agnano, sul litorale flegreo, frequentata da vip e personaggi dello spettacolo, ma anche le due società attraverso le quali il locale notturno operava: la ‘El Divino srl’ e la ‘Winter Garden’. Il provvedimento, emesso dalla Dda partenopea, ha posto i sigilli anche all”International Camping resort village’, utilizzato nel luglio 2008 dal gruppo di fuoco di Giuseppe Setola come base operativa per eseguire l’omicidio di Raffaele Granata, gestore del lido balneare ‘La Fiorente’ sul litorale flegreo che si era ribellato al clan respingendo gli estorsori. E ancora: l’albergo ‘Flag’, usato dagli appartenenti al clan Setola come luogo di ritrovo e rifugio di pericolosi latitanti e il complesso turistico-alberghiero ‘Blue Moon’ dove si rifugiarono i killer dell’ala ‘stragista’ dopo il fallito attentato a Salvatore Orabona e Pietro Falcone, perpetrato a Trentola Ducenta (Caserta) il 12 dicembre 2008. Sequestrati, infine, anche un distributore di carburante e un bar di Castelvolturno, sul litorale casertano.

I POLIZIOTTI. In una nota, il procuratore aggiunto della Dda, Federico Cafiero de Raho, sottolinea come i contatti tra gli agenti e i familiari di Russo siano proseguiti anche dopo il suo arresto per associazione mafiosa, avvenuto il 21 febbraio scorso, spingendosi “sino alla totale amministrazione dei suoi beni svolta, senza soluzione di continuità, e per impedire che la sua assenza potesse determinare pregiudizio al suo patrimonio e alle sue attività economiche”. Secondo le indagini esistevano, dunque, dei “rapporti affaristici e di stretta collaborazione” tra i rappresentanti delle forze dell’ordine e Russo, ritenuto, con il fratello Ferdinando, un affiliato al clan legato sia a Vincenzo che a Michele Zagaria. L’uomo, per i magistrati, avrebbe assicurato “completa assistenza” ai latitanti del gruppo Bidognetti, custodito armi e messo a disposizione dell’organizzazione il suo complesso turistico-alberghiero e tutti i suoi beni per svolgere riunioni operative, oltre a conseguire i profitti delle attività estorsive. I collaboratori di giustizia e le intercettazioni telefoniche di utenze riconducibili a persone che ruotavano intorno alla famiglia Russo hanno permesso di individuare interessi economici in diverse attività solo formalmente intestate a terzi, ma controllate direttamente da Russo.

LA SORELLA DI PERHAM. Tra gli arrestati ancheMargaret Perham Florence, sorella di Loran John Perham, affiliato ai Casalesi e arrestato con Giuseppe Setola e Paolo Gargiulo, nel gennaio 2009, a Mignano Montelungo (Caserta),al termine di un periodo di latitanza caratterizzato da una lunga serie di omicidi e fatti di sangue perpetrati dall’ala stragista del clan nelle province di Napoli e Caserta.

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