Suicidi all’Opg, interrogazione di Enrico Fabozzi

di Redazione

Enrico FabozziAVERSA. “L’ennesimo suicidio di un internato dell’Opg di Aversa impone un intervento immediato della Regione Campania.

Servono risorse per migliorare l’assistenza sanitaria ai detenuti, pressoché inesistente per la carenza di fondi e di personale specializzato”. Rifuggendo da sterili strumentalizzazioni politiche, il consigliere regionale Enrico Fabozzi, che presenterà un’interrogazione consiliare, va al cuore del problema: assicurare agli internati l’assistenza psicologica e psichiatrica per avviare un percorso di riabilitazione come previsto dalla normativa sugli ospedali psichiatrici giudiziari.

“Di fronte a fatti così tragici, tre suicidi e una morte sospetta nei primi cinque mesi del 2011, – afferma l’onorevole Fabozzi – sarebbe davvero inaccettabile alimentare polemiche su eventuali responsabilità politiche. È giunto, invece, il momento di adottare i provvedimenti necessari per porre fine a questa lunga scia di sangue. La Regione Campania – aggiunge Fabozzi – può e deve intervenire sul piano sanitario. Oltre che da problemi strutturali, le pessime condizioni in cui sono costretti a vivere gli internati dipendono essenzialmente dall’inadeguata assistenza psichiatrica e specialistica indispensabile in soggetti con disagio psicologico. Servono fondi, da mettere a disposizione dell’Asl di Caserta, per incrementare il numero degli operatori sanitari e per attuare progetti di socializzazione e riabilitazione, nonché per l’affidamento di gran parte dei degenti in strutture sanitarie esterne. Senza questi interventi – precisa il consigliere regionale – sarà impossibile migliorare la qualità della vita dei detenuti e scongiurare altre morti”.

Anche sul piano normativo Fabozzi ha le idee chiare: “Il Parlamento deve affrontare seriamente la questione dei sei Opg presenti in Italia. Tutte le relazioni mediche redatte da specialisti ed esperti dicono con nettezza che la stragrande maggioranza degli internati, pari a oltre il 70%, può essere scarcerata e affidata a strutture sanitarie. Sono dati scientifici che dimostrano come queste strutture inumane siano superate e da chiudere al più presto”.

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