“Pace finta” nel Pdl aversano

di Redazione

Mimmo CiaramellaAVERSA. “Abbiamo fatto una pace finta”. Questo il commento di uno dei partecipanti alla riunione interpartitica dell’altra sera che aveva visto la presenza di rappresentanti di tutte le forze politiche che compongono la maggioranza.

Insomma, gli esponenti della maggioranza di centrodestra, alla presenza del sindaco Mimmo Ciaramella, hanno preferito fare buon viso a cattivo gioco, decidendo di continuare come se nulla fosse avvenuto. Ma, come si sa, è impossibile cancellare attriti e paroloni, addirittura offese personali che sono volate fino a qualche ora prima dell’incontro.

Allora, come alcuni dei partecipanti hanno dichiarato, sarà pur vero che l’incontro deve servire come base di ripartenza per consentire un rush finale di consiliatura dove ci sono una serie di cose da realizzare, ma è anche vero che sulle motivazioni che hanno portato a determinate prese di posizioni e a polemiche durissime, nulla è stato detto o deciso.

Ciaramella è un grande demiurgo, con la sua sola presenza, è riuscito a calmare le acque, ma sono in molti a credere, fondatamente, che basterà lo sbattere di una porta, perché il can-can riprenda d’incanto così come d’incanto si era placato.

Insomma, gli appetiti assessoriali, il desiderio di mettersi in vetrina in vista dell’appuntamento elettorale delle amministrative della primavera prossima usciranno nuovamente tutti fuori e daranno vita all’ennesimo tutti contro tutti. Una lotta fratricida in seno alla maggioranza di centro destra (alla quale si è aggiunto l’organico Gruppo Unico delle Autonomie) che guarda solo alle elezioni per il rinnovo del civico consesso e, precipuamente, del nuovo sindaco. Ed è, nostro avviso, proprio in questa casella che deve andarsi a ricoprire tutto il malessere della coalizione di centro destra e del Popolo della Libertà in particolare.

Nel partito del premier Silvio Berlusconi, infatti, a livello locale si è oramai aperta la lotta, “sanguinosa”, politicamente parlando, alla successione del “Mimmo cittadino” e, puntualmente, dietro ad ogni consigliere comunale o assessore che si ribella o si lamenta c’è un’orchestrata manovra dei soliti burattinai, che, destra o sinistra che sia, cerca di fare in modo che la politica in città venga fatta secondo i propri interessi. E qui dovrebbe esserci l’intelligenza di una classe politica seria a non farsi contaminare da personaggi che hanno troppi interessi confliggenti con quelli della città. Purtroppo è un’impresa più facile a dirsi che a farsi.

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