Jazz club, il pianista Greg Burk chiude la stagione invernale

di Redazione

Greg Burk AVERSA. Il pianista americano Greg Burk chiuderà la stagione “winter” dello Jazz club “Lennie Tristano” di Aversa sabato 7 maggio, al Salone delle Feste dell’Hotel del Sole, in piazza Mazzini.

Con lui suoneranno anche il bassista Ron Seguin e il batterista John Arnold. Originario di Detroit, ma amante dell’Europa al punto di dedicare al nostro continente almeno una tournèe all’anno, Burk propone al pubblico un jazz raffinato ed elegante, non avulso da sperimentazioni molto ardite, ma sempre memore della tradizione jazzistica del passato. Innumerevoli sono state le sue collaborazioni artistiche, non ultima quella che lo ha visto accompagnare il sassofonista afro-danese John Tchicai con il suo quartetto.

Il suo ultimo lavoro discografico, Ecstatic weanderings, registrato in duo con Bob Moses, è stato acclamato dalla critica come il miglior album del 2010 ed ha ottenuto una menzione speciale dalla Aaj – Nyc. Non meno importante Unduality, lavoro in duo con Vincente Lebron, astro delle percussioni, definito un non – linear album, capace di esplorare al tempo stesso la musica di Bach e quella visionaria di Lebron. Sempre con Moses e con il grande Steve Swallow ha invece inciso Nothing knowing nel 2005 e con Ron Seguin Many worlds, registrato in quartetto insieme a Henry Cook e Michel Lambert.

Sul palcoscenico dell’Hotel del Sole, cornice abituale per il club aversano ormai dalla scorsa stagione, Burk si esibirà con il bassista canadese Ron Seguin, collaboratore di Dave Liebmann e Billy Cobham, e con John Arnold, nipote del grande Hoagy Carmichael, drummer newyorkese di eccezionali qualità, che vanta collaborazioni con tutti i più grandi artisti del jazz americano, da Chet Baker a Barney Kessel, da Jerome Harris a Uri Caine.

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