Democrazia e Territorio: “Un parcheggio interrato in Piazza Bernini”

di Antonio Arduino

Antimo CastaldoAVERSA. Mobilità sostenibile, ovvero quanto traffico può sopportare la città senza andare al collasso. Così come accade oggi grazie al sistema di circolazione veicolare …

… ideato dai responsabili municipali del settore che manda in tilt la città con puntualità impressionante ogni giorno per la presenza di un’isola pedonale perenne che blocca l’intera via Roma, senza offrire alternative valide. E’ stato questo l’argomento sottoposto all’attenzione dei cittadini dai rappresentati del Movimento Politico Culturale “Democrazia e Territorio” che hanno animato un gazebo posto nella mattinata domenicale in via Roma all’incrocio con via Garibaldi.

Dopo aver disseminato Aversa di manifesti illustranti le loro proposte per rendere vivibile la città, armonizzando le esigenze del traffico veicolare a quelle dei cittadini, il movimento presieduto da Antimo Castaldo, ex assessore alla mobilità della prima giunta Ciaramella, ha scelto di scendere in piazza per illustrare nei minimi dettagli ai singoli cittadini i progetti elaborati dai tecnici del dipartimento di pianificazione del sodalizio affinché il messaggio giunga davvero ai fruitori di un sistema di circolazione capace solo di creare problemi ad automobilisti e pedoni. Perché se da un lato l’isola pedonale quotidiana può essere utile a dare sfogo a chi desidera passeggiare lungo via Roma senza correre il rischio di essere travolti dalle autovetture e, forse, a dare impulso ad un commercio in crisi aumentando le vendite, cosa tutta da verificare interpellando le associazioni di categoria e i singoli commercianti, di certo non ha contribuito a migliorare le condizioni di traffico e di inquinamento ambientale spostandole semplicemente da via Roma alle zone limitrofe.

Così, dopo aver posto all’attenzione dei cittadini il progetto di mobilità sostenibile in via Vito Di Iasi, realizzato seguendo le indicazioni del Pgut redatto circa dieci anni fa, da tecnici di chiara fama, pagati profumatamente dell’Amministrazione, quindi dai cittadini, i componenti del movimento hanno illustrato tra gli altri il progetto che potrebbe liberare dall’assedio delle autovetture Piazza Bernini, considerata il centro direzione della città per l’alta concentrazione di uffici pubblici, uffici privati e strutture d’interesse pubblico quali scuole, chiese, sedi sindacali, caf, banche e la caserma di carabinieri.

Un progetto da sei milioni di euro che prevede la realizzazione di un parcheggio interrato su due livelli, capace di ospitare trecento autovetture, molte più di quante oggi possono essere lasciate in sosta nelle strisce blu e in quelle gialle. L’opera potrebbe essere finanziata utilizzando gli euro incamerati con le multe, come prevede la legge all’articolo 7 del codice della strada, e realizzata in due anni al massimo.

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