De Chiara: “La politica deve ritornare padrona”

di Redazione

Nicola De ChiaraAVERSA. “Non avevo dubbi che il sindaco Ciaramella cercasse immediatamente un confronto con i partiti della coalizione che lo sostengono, anche perché sa che il momento è davvero delicato e che c’è il rischio reale che concluda anzitempo ed in modo cruento la sua esperienza da primo cittadino”.

Ad intervenire, dopo la convocazione da parte del sindaco Ciaramella dell’interpartitico di maggioranza per lunedì prossimo, è il responsabile politico del Gruppo della Libertà, Nicola De Chiara, autosospeso da ogni attività politica e amministrativa, assieme ai consiglieri del suo gruppo, e ad altri consiglieri di altri schieramenti politici.

“Il sindaco ha tutte le capacità per riportare in questa coalizione serenità e voglia di concludere in crescendo questa esperienza amministrativa, – continua De Chiara – ponendo le basi di una nuova vittoria del centrodestra nelle amministrative del 2012, ma deve capire che il rapporto con i partiti va gestito in modo diverso, cercando condivisione e confronto e non emulando chi ha costruito le sue fortune politiche all’insegna del classico ‘divide et impera’, perché aumentando le fazioni si moltiplicano le incomprensioni e si riducono le interazioni. Dico questo non perché sia venuto meno il rapporto di fiducia con il Sindaco, che sa quale affetto e stima mi legano alla sua persona, ma perché ritengo che al di là del rapporto personale, per i ruoli che ricopriamo, in certi momenti deve prevalere il rispetto istituzionale innanzitutto”.

“Ciaramella – aggiunge il vicesindaco – doveva difendere fino in fondo il mio operato di sindaco facente funzioni dagli attacchi gratuiti ricevuti, non solo perché lo stavo rappresentando (informandolo passo passo di tutto quello che accadeva), ma anche perché sa bene che lo stop che mi era stato imposto dal suo partito, il Pdl, scaturiva da una suo atto (la firma del decreto di passaggio delle responsabilità del mercato ortofrutticolo da un dirigente ad un altro), atto contestato non da me ma dal suo stesso partito. Il comportamento degli assessori del Pdl, che prima si sono rifiutati di tenere la Giunta e, poi, alla presenza di Ciaramella hanno approvato tutto, finanche le delibere proposte dal sottoscritto, nonostante la mia assenza nella seduta, non ha nulla di politico, anzi dimostra che la grande assente di tutto il complicato mosaico aversano è proprio la politica, ma senza il ritorno della politica seria e concreta e soprattutto con la p maiuscola non si va da nessuna parte. Perciò accantoniamo questo deleterio atteggiamento del ‘tira a campare e domani si vedrà’, e confrontiamoci seriamente, misurandoci sui problemi reali e non sulle aspettative di qualcuno”.

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