Area Texas, la politica si mobilita

di Redazione

Luca De RosaPaolo SantulliAVERSA. Il giorno dopo la seduta della conferenza dei servizi che si è svolta presso la Regione Campania (con la presenza della dirigente regionale Maria Adinolfi; …

… in rappresentanza della Provincia di Caserta presenti l’assessore all’urbanistica Giovanni Mancino e il dirigente Michele Fracassi; per l’amministrazione comunale di Aversa l’assessore di riferimento Giuseppe Mattiello e il dirigente di settore Ciro Navarra; Aniello Cesaro per la Nuova Immobiliare srl, società che ha presentato il progetto) la politica si mobilita, in verità senza grandi differenze tra maggioranza e opposizione. Unico, infatti, l’intento: facciamo in modo che su quell’area venga realizzato un progetto che interessi non solo i proprietari, ma che porti benefici anche alla collettività.

“La riunione dell’altro giorno in Regione – ha dichiarato dall’opposizione il rappresentante dei comunisti Luca De Rosa, che era stato tra i primi a cercare proposte concrete – è stata sprecata dall’amministrazione comunale che poteva utilizzarla non per ‘subire’ il progetto dei proprietari, ma per portare e illustrare proposte alternative”. “Considerato che tutti ad Aversa abbiamo concordato che in quell’area doveva sorgere un centro di eccellenza, mi dispiace che l’assessore Mattiello non abbia proposto ai Cesaro, che hanno la forza di mobilitare la Regione, di utilizzare i bandi già in essere che finanziano per centinaia di milioni di euro progetti per la realizzazione di distretti tecnologici con il partenariato di aziende quali l’Enel per dare vita a centri avanzati. Insomma, credo che sia nostro compito indicare la strada che il comune di Aversa vorrebbe si percorresse per quella zona. In questo senso, nei mesi scorsi ho fornito agli esponenti della maggioranza tutti gli elementi per poter procedere in questo senso”.

Da parte sua, l’assessore Mattiello sottolinea come non abbia assolutamente nemmeno voluto prendere visione di quanto proponeva la proprietà dell’area, non entrando nel merito del progetto di housing sociale. “Ho parlato con De Rosa – ha continuato il delegato all’urbanistica – e ci siamo chiariti. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Quello che è certo è che la sconfitta più grossa sarebbe se non decidessimo, abdicando, di fatto, a far decidere alla magistratura amministrativa, perdendo un’opportunità di sviluppo per la città”.

Sulla stessa scia anche il capogruppo consiliare del Gruppo Unico delle Autonomie Paolo Santulli, che più volte si era espresso sulla problematica. “Ho sempre asserito, anche in consiglio comunale, – ha dichiarato l’ex parlamentare – che quell’area è ridotta ad un ricettacolo di immondizia. Trattandosi di un’area strategica, considerato che i proprietari, che hanno, comunque, fatto un investimento, a lungo andare, qualcosa otterranno, per evitare che facciano quello che vogliono loro, bisogna che la politica dia indicazioni strategiche. Bisogna che si consenta loro di realizzare qualcosa, ma che sia utile non solo al privato, ma anche alla città, tradurre il pericolo in occasione di sviluppo. Non si può evitare che qualcosa venga realizzato in quell’area, anche perché nello stato in cui si trova offende la città. Aversa non ha bisogno di case, ma di servizi si e quell’area può rappresentare una vera e propria miniera in questo senso”.

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