Pellegrino: “Apicella provi le sue accuse”

di Redazione

Giuliano PellegrinoTRENTOLA DUCENTA. Giuliano Pellegrino, candidato della civica “Uniti per Trentola Ducenta” guidata da Nicola Picone, risponde con una lettera aperta alle accuse lanciate dal candidato sindaco di “Alternativa Civica” Giuseppe Apicella.

Carissimi amici e concittadini, la tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale mi vede ancora una volta tra i candidati nella lista “Uniti per Trentola Ducenta” capeggiata dall’amico Nicola Picone. Innanzitutto vorrei ringraziarvi di vero cuore per il sostegno che sempre avete dato alla mia persona e io mi sono sentito sempre onorato e orgoglioso di rappresentarvi, portando avanti un’azione politica indirizzata sempre ed esclusivamente nell’interesse dei cittadini, della collettività. I miei principi fondamentali sono sempre stati : il rispetto delle istituzioni, legalità, trasparenza e operosità, mettendo sempre come finalità esigenze ed attese dei cittadini (specialmente quelli delle fasce deboli).

Ho sempre promosso una linea politica e amministrativa rivolta alla centralità della persona, ai valori di libertà, giustizia e del valore della famiglia. Ho sempre ascoltato i consigli degli anziani, fonte inesauribile di vita vissuta. Un’attenzione particolare l’ho riservata sempre ai giovani, che costituiscono il presente e la società del futuro. Ho cercato e cerco sempre di star loro vicino, ascoltandoli, coinvolgendoli, facendogli capire che nella vita tutti avremo una possibilità, che ad ogni problema c’è sempre una soluzione. Perché anch’io sono padre e conosco la fragilità dei giovani.

Il sottoscritto cerca di essere presente per 365 giorni all’anno con i cittadini, non come fanno in tanti che compaiono in questi giorni di campagna elettorale, promettendo mari e monti, speculando sui bisogni dei cittadini, pur di accaparrarsi un voto, che poi automaticamente ci si dimentica il giorno dopo. Basta, i giovani ci guardano, non facciamo capire che in politica ci sono solo farabutti e gente che pensa solo ai propri interessi, ma anche chi vuole operare nell’interesse della collettività. Mi fermo qui perché ci sarebbe ancora tanto da dire.

Ciò premesso, volevo rispondere alle accuse mosse (mi aspettavo che lo facesse qualcun altro) dalla lista del candidato a sindaco Apicella, il quale accusa gli avversari di vecchie logiche di spartizione, di illegalità e di presunti favoritismi consolidati e codificati. Come componente della commissione elettorale mi sento in dovere di ricordare che e nella facoltà della commissione decidere di nominare gli scrutatori. Io come candidato e componente della commissione mi sento offeso ed indignato per queste accuse e per tutto il resto. Se l’amico Apicella, persona che ho sempre stimato e con cui ho condiviso anche un momento politico, ha addirittura detto che ‘per fortuna c’e la Direzione Distrettuale Antimafia’ allora siamo all’anno zero. O produce delle prove o smettiamola una volta per tutte. Basta, stiamo facendo passare Trentola Ducenta come la città di Cosa Nostra. I cittadini adesso vogliono un’amministrazione che sia attenta ai problemi dell’ambiente, al funzionamento della macchina comunale, alla vivibilità del paese, al funzionamento della raccolta differenziata, alla promozione di attività sportive per i giovani e meno giovani,allo sviluppo e all’incremento della zona industriale,al completamento del cimitero.

Basta. Noi di ‘Uniti per Trentola Ducenta’ ci proponiamo di risolvere questi problemi, la nostra sfida l’abbiamo lanciata, il nostro atto di responsabilità l’abbiamo fatto. Ora tocca ai cittadini decidere da chi farsi amministrare.

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