PulciNellaMente: orchestra popolare e omaggio a De Gregori

di Redazione

 SANT’ARPINO. Entra nel vivo la tredicesima edizione della Rassegna Nazionale di Teatro Scuola PulciNellaMente.

Il secondo giorno della kermesse vivrà una serie di appuntamenti legati a filo doppio con il mondo della musica. Come sempre, però, la mattina la parte del leone la faranno gli alunni delle scuole in gara. Ben cinque gli spettacoli proposti dagli istituti di ogni ordine e grado. La mattinata sarà intervallata, da un nuovo appuntamento con “Pulci Editoria”. Alle 11:00 sul palcoscenico del Lendi sarà celebrata la vita e l’arte di uno dei più grandi cantautori italiani: Francesco De Gregori. Sarà, infatti, presentato il libro “Francesco De Gregori- Fra le pagine chiare e le pagine scure”, scritto da Claudio Fabretti, edito da Arcana.

A raccontare questo lungo viaggio nel songbook del cantautore romano, sarà lo stesso autore, che fra le altre dirige la rivista musicale “Onda Rock” ed è a capo della redazione romana del free press di “Leggo”. E come detto in precedenza sarà proprio la musica la grande protagonista della seconda giornata di PulciNellaMente ed in particolar modo della serata evento della manifestazione, che, però, sarà aperta alle 20:30 dalla Performance Teatrale di Gemma Nuzzo e Susanna Severino della Scuola di Teatro e Recitazione “Il Pendolo” di Caserta. Subito dopo spazio alle giovani promesse del panorama canoro regionale, con l’esibizione di Valentina Carinelli, Vincenzo Cantiello, Anna Maria Marino, Graziano Fiorillo, Katia D’Amore e Angela Pacilio vincitori del Festival Cant’Atella e del concorso “Io canto e Ballo”. Ma l’appuntamento clou della serata è previsto per le 21:00 quando saliranno sul palcoscenico i musicisti dell’Orchestra Popolare Casertana diretti da Emilio Di Donato.

Un live quello di PulciNellaMente, che precede di pochi giorni l’uscita dell’ultimo lavoro “O.P.C.”. “Non siamo musicisti classici che si misurano con materiali popolari- dicono di loro i componenti dell’Orchestra Popolare Casertana- ma musicisti folk che usano anche strumenti colti per sottolineare come meglio possono le malie di un repertorio ancora da studiare e diffondere. Il casertano è una zona importante per la musica popolare, ha conservato meglio e più a lungo tradizioni, da quelle legate alla raccolta della canapa a quelle della questua di Capodanno, ’a ’nferta. Dalle lamentazioni del Carnevale al “Misere” di Sessa Aurunca, dalle strofe raccolte a Marcianise a quelle di Pignataro Maggiore”. Si ricorda che l’ingresso a tutti gli spettacoli è gratuito.

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