Calcio, respinti reclami e ricorsi contro Asd S.Arpino

di Redazione

Tullio CavuotiSANT’ARPINO. La questione reclami contro le formazioni dell’Asd Città di Sant’Arpino Calcio ha tenuto banco negli ultimi mesi della stagione regolare, sia per il campionato di promozione, sia quello riservato all’Attività Mista.

In una caccia alle streghe senza precedenti, ma con due vincitori; Tullio Cavuoti diggì del Santarpino Calcio e Peppino Angelino presidente del sodalizio santarpinese. Cellole-Santarpino Calcio (Promozione girone A) Vis S.Nicola- Santarpino Calcio (Attività Mista girone B) le partite sotto accusa. A detta degli “esperti” il Santarpino Calcio, avrebbe dovuto perdere i playoff per l’Eccellenza e il secondo posto nel campionato juniores. Ma mettiamo ordine nell’intrigata faccenda.

Evidentemente, molti, non sapevano che, il giocatore squalificato sconta la penalità inflitta dal giudice sportivo nel campionato dove è incappato nel reato sportivo. In parole povere, per far capire meglio il concetto ai neofiti di giustizia sportiva, se un giocatore è squalificato con la formazione juniores, sconta la sanzione nel campionato di Attività Mista (Disciplina Sportiva in ambito Regionale della LND titolo VI, Art. 45) quindi, di conseguenza, disponibile per un eventuale impiego con la squadra maggiore. In sintesi, contro il Santarpino Calcio sono stati respinti dal giudice sportivo tutti i reclami e ricorsi. Ribaltato il 3-0 a tavolino inflitto in un primo momento contro il Santarpino Calcio nel match tra Città di Atella e Asd Città di Sant’Arpino Calcio (campionato Attività Mista).

Al diggì giallorosso Tullio Cavuoti abbiamo chiesto un commento su come sia possibile che accadano ancora cose del genere: “Che dire, in giro c’è molta incompetenza, ma soprattutto molta arroganza e ignoranza in ambito di leggi che riguardano il calcio. L’Asd Città di Sant’Arpino Calcio né uscita a testa altissima ma di questo non ho mai avuto dubbi. Lancio una provocazione più per drammatizzare che per polemizzare. Se fossi i presidenti, mi farei risarcire del danno economico e d’immagine dai segretari o pseudo amici che mal hanno consigliato reclami fondati solo su concetti obsoleti. I regolamenti sono a disposizioni di tutti, basta leggerli”.

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