Recale, Lello Porfidia lascia il Pdl: “Clima irrespirabile”

di Redazione

Lello Porfidia RECALE. Il Popolo della Libertà di Caserta sta vivendo momenti concitati e di fortissima tensione interna in occasione della tornata elettorale delle amministrative del 15 e 16 maggio.

Le scelte del partito stanno creando spaccature nella classe dirigente e nei tanti militanti. Le tensioni non riguardano solo i comuni al voto ma anche tante altre realtà che guardano con perplessità le scelte fatte dai dirigenti provinciali. Succede quindi che, giovani professionisti, da sempre legati alla comunità militante del centrodestra, decidano di manifestare il loro dissenso ponendo fine alla loro esperienza nel Pdl.

Lello Porfidia, ex dirigente provinciale dei giovani alleanzini ed attuale portavoce del Pdl di Recale, nel lasciare il partito, usa parole molto dure: “Il clima all’interno del Pdl è diventato irrespirabile. Quello che è successo a Santa Maria Capua Vetere, a Capua ed a Caserta, con un partito dilaniato dalle divisioni interne, è mortificante. Per i tanti giovani che, come me, hanno sempre militato nel centrodestra facendone una battaglia di idee e di valori, vivere questa situazione è come abitare in una casa dove i genitori litigano continuamente. Avallare certe logiche fatte di ribaltoni e spartizioni di potere, come è stato fatto a Santa Maria Capua Vetere, lasciando che gli ultimi arrivati, magari anche di estrazione politica diametralmente opposta alla nostra, siano non solo i benvenuti ma possano dettare la linea politica, è desolante. Espellere il giovane Dario Mattucci dal partito, del cui movimento giovanile è stato fondatore e trascinatore, solo perché non si è piegato a queste logiche, significa voler mortificare quei tanti giovani che sono sempre stati al loro fianco in ogni battaglia. Significa continuare a ‘sfruttarli’ solo nelle campagne elettorali parlando di meritocrazia e rinnovamento. Tarpare le ali a questi giovani, ormai trentenni, di cui molti professionisti, significa voler continuare nel solco della gerontocrazia affaristica senza dare a questa Terra una speranza di cambiamento. I vertici del partito che hanno avuto parole così dure nei confronti di Mattucci, rendono il Pdl un partito delle poltrone e non del territorio. Si tengano pure le loro vellutate sedioline, io ed i tanti giovani che si riconoscono in Mattucci, continueremo a rappresentare il territorio e difendere le istanze dei nostri cittadini, pur lasciando il Popolo della Libertà”.

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