Cimitero, Abategiovanni scrive al sindaco Fattore

di Redazione

Augusto AbategiovanniLUSCIANO. Il consigliere di minoranza Augusto Abategiovanni, in una lettera aperta al sindaco Luciano Fattore, pone una serie di quesiti sulla sicurezza del cimitero comunale.

Dopo l’alta arroganza e l’abissale ignoranza di qualche esponente dell’Amministrazione da Lei capeggiata, unitamente al Suo tacito consenso, nel tentativo palese di sottrarsi alle interrogazioni consiliari presentate nell’ultimo Consiglio Comunale, a proposito dello stato del cimitero, che falsamente e spudoratamente veniva dichiarato “a norma”, il sottoscritto Abategiovanni Augusto, capogruppo Udc,

CHIEDE

in modo dettagliato e per ogni singola domanda, se è vero quanto segue:

1) Se i fili elettrici che collegano le lapidi dei defunti all’impianto elettrico del cimitero stesso, palesemente scoperti, pur se conduttori di rete a basso voltaggio, sono da considerarsi “a norma”;

2) Se nel reparto “cimitero vecchio”, il bagno delle donne, incrostato di sporcizia, è da considerarsi “a norma”;

3) Se nel reparto “cimitero vecchio”, il bagno “turco” riservato agli uomini, incrostato di sporcizia, privo di vaschetta di scarico, con un laccio di gomma che, partendo da un rubinetto sovrastante un lavabo anch’esso incrostato di sporcizia, funge da sciacquone e dove una persona anziana dopo l’ipotetico uso, non potrà mai rialzarsi, è da considerarsi “a norma”;

4) Se nel reparto cimitero nuovo i bagni privi di rubinetteria sono da considerarsi a norma;

5) Se i viali sconnessi, dove è facile per una persona anziana, cadere rovinosamente al suolo con seri danni, sono da considerarsi “a norma”;

6) Se un furto, perpetrato da ignoti ai danni delle famiglie dei defunti, di arredi sacri decisi dall’amministrazione comunale è da considerarsi “a norma” è quindi non risarcibile;

7) Se tutta l’area cimiteriale non è assicurata e quindi, in caso di lesioni alle persone o cose, l’Amm.ne non risarcisce nulla ad alcuno;

8) Se le lastre marmoree dei loculi, alcune già consegnate biffate e scheggiate, come già segnalato dagli stessi assegnatari, sono da considerarsi “a norma” e quindi non risarcibili o sostituibili;

9) Se materiale inerte depositato alla meno peggio fra le tombe di defunti, privo di delimitazione ed in bella vista, proveniente dagli scavi di tombe per esumazione dei cadaveri sono da considerarsi “a norma”;

10) Se l’area destinata alla pulizia dei resti esumati dei defunti, composta da uno spazio delimitato da alcune lamiere, è da considerarsi a norma ;

11) Se nella anzidetta area la mancanza di spogliatoi, la mancanza di lavabi, la mancanza di bagni, la mancanza di docce per il personale che effettua l’esumazione, nonché la mancanza di tavoli e/o piani di appoggio per i resti cadaverici è da considerarsi a norma;

12) Se non esiste neanche una spazzola per pulire i resti mortali esumati ma ciò viene fatto da una scopa senza manico, è da considerarsi a norma.

13) ……. per non parlare di altro ancora.

(Quanto asserito è sotto gli occhi di tutti e……. non vede solo chi non vuol vedere)

Ebbene, se tutto questo, come asserito nell’ultimo Consiglio Comunale (15.04.2011) è da considerarsi a norma e, se questa interrogazione, come asserito da qualche membro di maggioranza, è un segno provocatorio del sottoscritto, vuol dire che probabilmente questa amministrazione, di cui anche il sottoscritto fa parte, dovrebbe andare a risiedere in una grotta del paleolitico e non ha capito il senso propositivo della presente.

Naturalmente il sottoscritto si farà carico di portare all’attenzione di questa amministrazione tutti quei suggerimenti che faranno in modo da poter disporre di un vero cimitero a norma e di un regolamento cimiteriale aggiornato alle esigenze di una comunità dinamica e multietnica.

P.S. Se qualche membro di questa Amministrazione non riesce a capire la congiunzione “e / o “, non può incolpare il sottoscritto della sua ignoranza.
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