“Pace” tra Italia e Francia. Berlusconi-Sarkozy: “Rivedere Schengen”

di Redazione

da sin. Sarkozy e BerlusconiROMA.C’è intesa su tutti i fronti tra Italia e Francia, a cominciare da quello, drammatico, della Libia. E’ il risultato del vertice tra Silvio Berlusconi e Nicolas Sarkozy tenutosi a Roma, a Villa Madama.

Incontroavvenuto a poche ore dalla decisione dell’Italia di partecipare attivamente alla guerra in Libia contro l’ormai ex amico Gheddafi, anche se berlusconi ha precisato che i nostri aereinon effettueranno bombardamenti ma lancerannorazzi di precisionesu obiettivi militari.

LIBIA. “Abbiamo parlato al telefono con il presidente del comitato di transizione di Bengasi – ha riferito Berlusconi in conferenza stampa – e abbiamo fatto il punto e mi ha ringraziato per la decisione di aumentare la flessibilità operativa dei nostri velivoli: l’Italia dava già un contributo con i suoi velivoli e navi, ma insistentemente ci hanno chiesto gli alleati e gli Usa di poter far intervenire i nostri velivoli su obiettivi militari”. Il Cavaliere ha detto di poter “escludere con certezza” la possibilità di “provocare danni alla popolazione civile” e ha aggiunto che la decisione “è il seguito logico della decisione Onu”, alla quale “abbiamo sentito di non doverci sottrarre perché riteniamo che di questo nostro intervento c’è bisogno”. Nemmeno l’opa di Latalis su Parmalat ha oscurato il cielo sereno alla fine del “vertice”: “Creare gruppi franco-italiani è un gran vantaggio per noi e per l’Italia”, ha detto Sarkozy.

IMMIGRATI. I due leader hanno affrontato il delicato argomento dei flussi migratori che in queste ultime settimane hanno creato forte attrito fra le due nazioni. Ora, hanno detto entrambi,”c’è una perfetta identità di vedute”. Berlusconi ha riconosciuto che lo sforzo di Parigi nell’affrontare questa emergenza “è cinque volte superiore a quello dell’Italia”. “Nessuno di noi vuole negare – ha aggiunto il premier italiano – e abolire l’accordo di Schengen ma in circostanze eccezionali crediamo debbano esserci variazioni a cui abbiamo deciso di lavorare insieme”. “Vogliamo che il trattato di Schengen viva, ma perché viva deve essere riformato”, ha rilanciato Sarkozy nella conferenza stampa congiunta al termine del vertice.

DRAGHI ALLA PRESIDENZA BCE. Altro punto della sintonia Roma-Parigi: la Francia – ha detto Sarkozy – “sarà molto onorata di sostenere l’italiano Mario Draghi (attuale governatore della Banca d’Italia, ndr) alla presidenza della Bce la cui candidatura sarà un ottimo segnale”.

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