“No Bunga Bunga? No tv!”, il racconto di due testimoni delle feste ad Arcore

di Redazione

 

MILANO. “Se volete andare via, va bene. Ma non pensate di poter fare le meteorine o Miss Italia”. E’ questo quello che avrebbe detto Emilio Fede ad Ambra Battilana e Chiara Danese, …

… le due diciottenni, invitate a una delle cene del premier ad Arcore, e rimaste “scioccate” davanti a quello che stavano vedendo. I verbali degli interrogatori delle due ragazze (presentatesi spontaneamente in Procura), pubblicatemercoledì 13 aprile da Repubblica e Corriere della Sera, raccontano nuovi dettagli sulle presunte feste a casa del premier Silvio Berlusconi.

Stando al loro racconto, Ambra e Chiara sarebbero state invitate a cena nella villa di Arcore da Fede. Una volta lì, avrebbero trovato un gruppo formato da altre ragazze (tra cui Nicole Minetti e Marysthell Polanco) e il presidente Berlusconi. “Quindici minuti dopo che siamo seduti a tavola, alcune delle ragazze scoprono i seni, li offrono al bacio di Berlusconi. Toccano il presidente nelle parti intime. Si fanno toccare” è il racconto di Ambra. Chiara prosegue: “A un certo punto il presidente, visibilmente contento, chiede ‘Siete pronte per il bunga bunga?’- Le ragazze in coro urlando ‘Sììì’.”

Le ragazze si spostano con il premier verso la sala con il palo da lap dance. Racconta Ambra: “Berlusconi, che sta dietro di noi, ci tocca i glutei, ci palpeggia il sedere. Né io né Chiara lo abbiamo invitato a desistere, anche se ci siamo irrigidite, facendoli capire che non eravamo d’accordo con quanto stava facendo”. Chiara spiega poi come si sarebbe svolto il cosiddetto bunga bunga: “Nella piccola discoteca con il palo al centro e i divanetti tutto intorno, e nell’angolo un dj, le ragazze iniziano a ballare in modo piuttosto volgare. Si tirano su la gonna, mostrano il sedere. Alcune sono vestite da infermiere, come le gemelline di Napoli e la Bonasia, che tiene in mano anche un frustino”.

Ambra scende nel dettaglio: “A un certo punto Nicole Minetti si esibisce in uno spettacolo di lap dance. Indossa uno di quei vestiti che si tolgono a strappo. Rimane completamente nuda ballando al palo, senza reggiseno e mutandine. Dopo essersi denudata, si avvicina a Berlusconi e, ballando in maniera provocante, avvicina il sedere al viso del presidente. Girandosi, gli avvicina i seni alla bocca, il presidente le bacia i seni”.

A questo punto, secondo il racconto delle due testimoni, le altre ragazze avrebbero cercato di coinvolgere anche loro due negli spogliarelli. Loro, però, sono terrorizzate e chiedono ad Emilio Fede di potersene andare. Ed è a questo punto che il direttore del Tg4 avrebbe spiegato che se fossero andate via non avrebbero potuto far televisione. “Berlusconi, seduto accanto a Fede, annuisce, senza dire però una parola. Tanto che ne ricavo l’impressione che sia perfettamente d’accordo con Fede”. Le due ragazze, però, alla fine si fanno portare via, fino a Milano, a Loreto. Ed ora il loro racconto spunta dalle carte del processo sul caso Ruby.

GHEDINI: “DICHIARAZIONI INFONDATE”. FEDEQUERELA.“Le nuove dichiarazioni apparse anche quest’oggi su alcuni giornali in relazione alle serate in Arcore, sono destituite di ogni fondamento e contrastano con numerosissime indicazioni di segno completamente opposto”. È quanto dichiarano in una nota i parlamentari e legali del premier Piero Longo e Niccolò Ghedini che sottolineano i loro dubbi sul timing delle novità emerse: “La genesi delle dichiarazioni e i tempi appaiono davvero indicativi e ne dimostrano l’assoluta inconsistenza”. Le due ragazze saranno querelateda Emilio fede, chiamato in causa dalle loro dichiarazioni che i legali del giornalista definiscono “assolutamente false e gravemente denigratorie dello stesso Fede, oltre che delle altre persone citate dalle stesse”.

L’AVVOCATO DELLE RAGAZZE. “Ci tengo alla mia professionalità e il mio partito, l’Idv, non sapeva niente di Ambra Battilana e Chiara Danese, hanno appreso tutto dai giornali”, dice la senatrice dell’Idv, Patrizia Bugnano, che è l’avvocato di Ambra Battilana, la ragazza che insieme a Chiara Danese ha deposto davanti ai pm di Milano sulle serate ad Arcore. “Io innanzitutto – precisa la senatrice raggiunta telefonicamente a Bruxelles – sono avvocato, sono in Senato da poco e nella mia professione la politica non c’entra niente. Sono le due ragazze che sono venute a riferire del loro disagio dopo che sono state ad Arcore”.

 

 

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