Malore per Lamberto Sposini: è grave

di Redazione

Lamberto SposiniROMA.È stata asportata l’estesa emorragia cerebrale a Lamberto Sposini. Dopo l’intervento chirurgico, il conduttore è stato posto in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli di Roma e resta in condizioni critiche.

L’operazione è andata bene ma ancora non è possibile stabilire l’entità degli eventuali danni provocati dall’emorragia cerebrale. Il giornalista, 59 anni, aveva accusato un malore poco prima dell’inizio alle 14.10 di La vita in diretta, dedicata interamente al matrimonio reale britannico. L’ambulanza, intervenuta presso gli studi Rai di via Teulada, aveva trasportato Sposini dapprima all’ospedale Santo Spirito ma, data la gravità delle sue condizioni, era stato poi deciso il trasferimento al Gemelli.

TRASMISSIONE INTERROTTA. La vita in diretta è stata sostituita con un programma d’archivio e poi, circa un’ora dopo, è iniziata con la conduzione di Mara Venier, la quale ha assicurato i telespettatori affermando “ora tutto sta andando bene e Lamberto si sta riprendendo”. Poi la puntata è stata chiusa prima del previsto. Dopo il consueto appuntamento con il Tg1 delle 17, la linea non è più tornata allo studio ed è stato mandato in onda un film. Secondo quanto scrive l’Ansa, Mara Venier non era a conoscenza del reale stato di Sposini.

POLEMICHE SUI SOCCORSI. Le condizioni di Sposini sono apparse subito gravi. Al momento del malore, secondo quanto riportato da chi era presente, Sposini avrebbe perso sangue dalla bocca. Immediatamente soccorso dai colleghi, il giornalista sarebbe stato prelevato dall’ambulanza circa 40 minuti dopo essersi sentito male. A quanto rende noto l’Ares 118, i soccorsi sono arrivati in 19 minuti. La chiamata è arrivata alla centrale alle 14.11. Le ambulanze della zona erano però tutte impegnate in altri soccorsi, così la centrale ha inviato un’ambulanza che si trovava in una zona limitrofa. Gli operatori hanno stabilizzato il paziente e lo hanno trasportato in codice rosso al Santo Spirito. “Siamo pronti a mostrare tabulati e registrazioni”, dice Livio De Angelis, direttore della centrale operativa 118 di Roma. “Non so perché qualcuno parli di soccorsi arrivati dopo 40 minuti”. De Angelis non esclude una denuncia per diffamazione. La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha reso noto di aver chiesto una relazione al 118 “per conoscere i dettagli dell’intervento”. “L’intervento di soccorso a Sposini è stato effettuato nei tempi e nelle modalità previsti dai protocolli dell’emergenza”, specificano gli uffici dell’assessorato alla Salute della Regione Lazio. “L’Ares 118 come ogni altra azienda che si occupa di soccorso”, spiegano in una nota, “interviene nel rispetto delle linee guida, entro gli 8 minuti per tutti i codici, fermo restando che il paziente critico identificato con codice rosso ha la priorità rispetto agli altri. Nel caso specifico di Sposini, si è appreso soltanto alle 14.27 che si trattava di un codice rosso, e quindi di massima priorità. La centrale operativa la prima volta è stata allertata per un “malore” senza ulteriori dettagli facendo assegnare codice giallo. L’ambulanza è giunta comunque sul posto alle 14.30 e alle 14.34 l’équipe confermava la presa in carico del paziente”.

VISITE.Al Gemelli si sono subito recate la figlia Francesca Sposini e la compagna del conduttore, Sabina Donadio. Molte le visite di colleghi, tra questi il direttore del tg di La7 Enrico Mentana, il presidente della Rai Paolo Garimberti, il direttore di Raiuno Mauro Mazza, i colleghi Bruno Vespa, Lucia Annunziata, Massimo Giletti, Luciano Onder, Mara Venier e Fabrizio Maffei, il direttore del Tg5 Clemente Mimun.

SCIACALLI SUL WEB. Pochi minuti dopo la notizia del ricovero di Sposini, su Wikipedia il giornalista risultava “morto in seguito a un malore”. I gestori del sito hanno subito bloccato la pagina rendendola modificabile solo agli iscritti “verificati”. Un provvedimento che, secondo la “politica di protezione delle pagina”, viene adottato in presenza di “gravi atti di vandalismo”. Su Facebook, però, si può trovare la pagina intitolata: “Addio Lamberto Sposini”, messa online lo scorso 25 marzo. “Gliel’avete tirata”, dice uno dei commenti.

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