Biotestamento, Berlusconi. “Serve una legge”

di Redazione

 ROMA.Silvio Berlusconi si mobilita sul biotestamento. E lo fa mettendo nero su bianco alcune riflessioni in una lettera recapitata ai suoi deputati, attraverso la quale li invita a votare compatti in Parlamento.

Nella missiva il premier parla del ddl sul ‘fine vita’, sul quale Montecitorio accelera, e invita il suo partito a mostrare “impegno e partecipazione”. Sul ‘fine vita’ “questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata non si dovrebbe legiferare e anch’io la penserei così – precisa il capo del governo – se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni”.

POLEMICHE.Sul testamento biologico, intanto, è già polemica. Su richiesta dell’Udc, infatti, l’Aula della Camera ha approvato l’inversione dell’ordine del giorno dell’Assemblea per passare subito all’esame del testo sul “fine vita”. Così come annunciato nei giorni scorsi, il partito centrista ha dunque confermato la volontà e la necessità di discutere al più presto il disegno di legge sul fine vita, che invece rischiava di slittare a maggio. La cosa non è piaciuta però al Pd: secondo il partito di Pier Luigi Bersani, l’inversione dell’ordine del giorno per far spazio alla legge sul biotestamento è “strumentale. È indecente fare lo spezzatino del disegno di legge, portarlo in tre sedute diverse in tre settimane dopo averlo tenuto nel cassetto per due anni”. “È indecoroso che con tutte le urgenze e le priorità che abbiamo, la maggioranza ancora una volta stravolga gli ordini del giorno e imbastisca iniziative che sono solo elettoralistiche” ha spiegato il segretario dei democratici. L’Aula di Montecitorio ha anche respinto le pregiudiziali di costituzionalità dell’opposizione al testo sul “fine vita”. L’esame del testo sul biotestamento è iniziato ed è stato subito sospeso. Il presidente della commissione Bilancio Giancarlo Giorgetti ha infatti chiesto una sospensione di un’ora per consentire alla commissione di esaminare gli emendamenti al provvedimento. Il presidente Gianfranco Fini ha quindi deciso di fermare le votazioni. Giovedì mattina si riprende alle 9:30, ma con l’esame del Def, che va approvato entro il 30 maggio; solo dopo si tornerà al testo sul biotestamento.

LA LETTERA.Nella lettera, il Cavaliere fa riferimento al caso Eluana. “Non è possibile dimenticare – scrive – che la legge che ci accingiamo a discutere nasce da un evento che ha traumatizzato l’opinione pubblica e tutti noi: la morte di una donna, stabilita, per la prima volta in Italia, attraverso una sentenza. Nel nostro partito, che rispetta profondamente le libere convinzioni di ciascuno, esistono sensibilità diverse su questo tema, e non è mia intenzione chiedere che queste convinzioni personali siano sacrificate o compresse. Credo però – avverte Berlusconi – che il lungo lavoro sul testo di legge abbia portato a un risultato largamente condivisibile di sintesi e di mediazione alta. Questa legge sancisce per la prima volta il principio laico del “consenso informato”, per cui nessun trattamento sanitario può essere compiuto sul paziente senza che questi abbia espresso il proprio consenso, assicurando così la libertà di cura. Nello stesso tempo, traccia un confine netto con l’eutanasia, evitando anche i rischi di accanimento terapeutico”. “La vita è un bene che noi tutti difendiamo, e se è vero che il mondo cattolico ha molto da insegnarci su questo, è vero anche che l’intangibilità della persona è un valore non negoziabile anche per i laici, e per tutte le culture politiche che compongono il grande mosaico del nostro partito. Noi liberali, cristiani, socialisti, riformisti, credenti di fedi diverse e non credenti, noi moderati, insomma, siamo convinti che la libertà, bene prezioso, non possa arrivare a negare la vita. Ti chiedo dunque, ancora una volta – conclude nella missiva inviata a ogni deputato – impegno e partecipazione, sicuro che, come sempre, saprai conciliare l’etica della convinzione con quella della responsabilità, così come accade quando si è di fronte a scelte e a decisioni importanti”.

IDV:RIDICOLO E IPOCRITA”.Critica con forza l’inziativa del presidente del Consiglio, la deputata idv Silvana Mura, secondo la quale la lettera di Berlusconi “dimostra solo una cosa, ovvero che chi l’ha scritta non ha neppure letto la legge sul biotestamento. Berlusconi – aggiunge la Mura – riesce poi ad essere ad un tempo ridicolo e ipocrita quando attacca la magistratura anche in questa occasione”.

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