Berlusconi: “Vinceremo le amministrative e riorganizzeremo il Pdl”

di Redazione

BerlusconiROMA.“Vinceremo le amministrative, come abbiamo vinto le altre elezioni e in seguito ci dedicheremo alla riorganizzazione del partito, anche con convegni”.

Così il premier Silvio Berlusconi ha aperto il convegno dei cofondatori del Pdl all’auditorium della Conciliazione.”Talvolta ti azzannano da tutte le parti ma tu sei convinto di essere nel giusto e vai avanti per la tua strada. Ma se molti ti abbracciano vai avanti meglio”. E’ stata quasi una richiesta di aiuto e di sostegno. “I processi non mi spaventano ma gettano fango”. “Ho giurato che nessuno dei fatti sul quale i magistrati hanno costruito i 31 processi che mi riguardano corrispondono a realtà. Alla fine ci sarà un giudice a Berlino. Non sono mai stato preoccupato”.

Parla anche del lodo Mondadori, dove è stata tentata una “rapina a mano armata” con un attacco patrimoniale che, però, “noi vinceremo”. Berlusconi ha sostenuto che i danni riconosciuti a De Benedetti ammontano a 750 milioni di euro contro i 250 milioni di valore della maggioranza della Mondadori.

Poi un attacco ad alzo zero contro l’ex alleato Gianfranco Fini: “Finalmente dopo un anno di critiche Fini se ne è andato. Finchè c’è stato lui non è stato possibile fare la riforma della giustizia perché c’era un patto tra lui e i magistrati che gli garantivano protezione, mentre lui garantiva a loro che non sarebbe mai passata dalla Camera una riforma della giustizia sgradita ai magistrati e che solo quando Berlusconi non ci fosse stato più lui avrebbe discusso con i giudici una riforma della giustizia”.

Non manca l’ormai ripetuto attacco alla Corte Costituzionale che “da organo di garanzia è diventata ormai un organo politico. Se a un magistrato di sinistra una legge non piace, la impugna e la porta davanti alla Corte Costituzionale che, da organo di garanzia, è ormai organo politico e boccia quella legge”. No “allo stato di polizia”. Berlusconi con queste parole torna anche a puntare il dito sull’uso delle intercettazioni telefoniche.

“Caro Carlo sei come un cane da polpaccio… mi hai così tanto spinto che ti dico che se non riusciamo a darti questi 50 milioni attraverso Tremonti, questi 50 milioni te li do personalmente io…”. Questa lapromessa fatta dal premier al sottosegretario Carlo Giovanardi che ha richiesto, appuntocinquanta milioni per il fondo per la famiglia.

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