Cooperative, Libera “boccia” il Pd e l’ex maggioranza

di Redazione

Libera GricignanoGRICIGNANO. “Il Pd è uscito fuori tema, vada a ripetizioni. Nel frattempo, gli ex amministratori, sciolti per camorra, invece di difendersi parlando di legittimità degli atti, chiariscano la loro posizione”.

Così il circolo politico “Libera Gricignano”, che domenica 3 aprile, alle 10.30, inaugurerà la sede di piazza Municipio, torna sulla vicenda della vendita della nuda proprietà dei terreni Peep situati nei pressi della Us Navy, chiesta dalla società “Gricignano 7”, che ha costruito le “cooperative” in diritto di superficie. In particolare, Libera fa alcune puntualizzazioni sull’ultima nota del Pd, presso la cui sede si è tenuta una riunione allargata all’ex maggioranza Lettieri.

“Il Pd, facendosi anche ‘portavoce’ dell’Udc e degli indipendenti, si erge a ‘detentore di carte ufficiali’, ritenendo che le opinioni di altri sulla vicenda siano soltanto ‘fumo’. Ci chiediamo: ma le ‘carte’ (delibere, regolamento) che abbiamo citato nel nostro comunicato, forniteci dall’ex consigliere di opposizione Antimo Verde, sono le stesse di cui è in possesso l’ex maggioranza? Se poi ne esistono altre ‘versioni’ allora Verde è pronto a presentare denuncia alle autorità. Ad ogni modo, le ‘carte’, quando si parla di delibere e atti amministrativi, sono documenti pubblici, di cui ha diritto di venire a conoscenza l’intera comunità, mentre finora sono stati considerati ‘atti privati’ dagli ex amministratori. Contrariamente a quanto fa oggi la commissione straordinaria, che pubblica on line, sul sito del comune, finanche le pubblicazioni di matrimonio”.

Libera poi si chiede: “Perché, dopo quella riunione di mercoledì scorso, ha ‘rendicontato’ solo il Pd e non c’è stato un comunicato congiunto con Udc e indipendenti?”. Ad ogni modo, il circolo ci tiene a sottolineare che “non è stata mai messa in dubbio la legittimità della delibera del 4 novembre 2008, abbiamo soltanto reso pubblici dei documenti finora tenuti ‘segreti’ e li abbiamo letti, facendo alcune considerazioni, in particolare sul fatto che la delibera era ‘scaduta’. La legittimità deve essere giudicata dagli organi competenti, non da noi né tantomeno dall’ex maggioranza. Con che coraggio, infatti, gli ex amministratori parlano di legittimità quando sono stati mandati a casa dallo Stato per infiltrazioni camorristiche?”.

“Tra l’altro – continua Libera – ci chiediamo perché, alla riunione ‘allargata’, non siano stati invitati i tre ex consiglieri Diretto, Barbato e D’Angelo che, pur essendo poi passati in opposizione, comunque in quel novembre 2008 facevano parte della maggioranza e votarono a favore di quella delibera. Gli stessi che oggi hanno chiarito la loro posizione, spiegando le innumerevoli volte in cui hanno invitato l’ex maggioranza a revocare quella delibera, proprio perché ‘magicamente’ era venuta meno la motivazione per la vendita dei terreni, ossia il presunto ‘dissesto finanziario’. Tutte considerazioni che l’ex maggioranza sembra voler ignorare, limitandosi ad una sterile autodifesa. Dunque, il ‘portavoce’ Pd è uscito decisamente ‘fuori traccia’ nel tema. Piuttosto l’ex maggioranza risponda a questi quesiti: 1) Queste ‘carte ufficiali’ sono le stesse di cui è in possesso il consigliere Verde? O sono diverse? 2) Perché quella delibera non è stata revocata? Per mancanza di tempo o di volontà? 3) La delibera la ritengono scaduta o no? 4) All’epoca sono state predisposte misure per far fronte all’impatto sociale di queste centinaia di nuovi abitanti (scuole, servizi, viabilità, etc.)? 5) L’ex maggioranza ritiene ancora di voler cedere quei terreni, o no?”.

“La commissione – conclude Libera – non ha espresso alcuna volontà, sta semplicemente dando seguito a quanto deliberato dagli ex amministratori. E comunque andranno le cose, vendita o non vendita, la responsabilità dell’operazione, non solo politica, sarà unicamente della ex maggioranza”.

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