Libia, soldati di Gheddafi si consegnano alla frontiera tunisina

di Redazione

 TRIPOLI.Continuano gli scontri tra i ribelli e le forze leali a Gheddafi in Libia, come pure gli interventi aerei della coalizione.

Ma nonostante le migliaia di morti e feriti di settimane di battaglia la soluzione del conflitto resta incerta. Gli attacchi della coalizione hanno ridotto del 30-40% le forze di terra libiche, ma il confronto si sta avviando in una situazione di stallo ha detto il capo di stato maggiore interarmi americano Mike Mullen durante una visita a Bagdad.Mullen ha precisato che “sono state annientate tra il 30 e il 40% delle loro forze di terra, della sua capacità di terra”. Il capo di stato maggiore interarmi ha aggiunto che non ci sono segni di rappresentanza di Al Qaeda nell’opposizione libica, smorzando i timori di infiltrazioni nel conflitto libico. “Siamo molto attenti e concentrati su questo aspetto. In realtà non ho visto nessun tipo di rappresentanza di Al Qaeda” ha concluso Mullen.

DRONI. Gli Usa hanno deciso anche di inviare droni da utilizzare in Libia. Il segretario alla Difesa Usa Robert Gates ha detto ad una conferenza stampa a Washington che il presidente Barack Obama ha utilizzato l’uso di droni Predator e che sono già operativi. Il generale James Cartwright, vice-presidente del Joint Chiefs of Staff Usa, ha spiegato che i primi due Predator sono stati inviati in Libia giovedì ma che sono dovuti tornare indietro a causa del maltempo. Gli Usa hanno in programma di mantenere due pattuglie di Predator sopra la Libia in qualsiasi momento, ha aggiunto Cartwright. I ribelli hanno accolto con favore l’invio degli aerei Usa senza pilota e hanno detto di sperare che proteggano i civili.

MCCAIN. Il senatore americano John McCain è intanto arrivato a Bengasi, la roccaforte dei ribelli libici. Come annunciato precedentemente da Brooke Buchanan, portavoce del senatore repubblicano ex candidato alla Casa Bianca, McCain incontrerà i leader degli insorti che combattono contro il regime del colonnello Gheddafi.

SIRTE. Sul piano più strettamente militare nove persone sono morte per un bombardamento della Nato la notte scorse su Sirte. Lo riferisce la tv di Stato libica. Alcune delle vittime, secondo la tv, lavoravano per l’azienda di stato dell’acqua. Continuano anche i combattimenti a Misurata. Secondo i ribelli, la missione internazionale in Libia è stata troppo cauta in quella parte del Paese. “La Nato è stata inefficiente a Misurata. Ha completamento fallito nel tentativo di cambiare le cose sul terreno”, ha detto il portavoce dei ribelli Abdelsalam said. Cibo e medicinali stanno scarseggiando e ci sono lunghe file per la benzina. L’elettricità è stata tagliata e quindi i residenti dipendono dai generatori.

CENTO SOLDATI LIBICI SI CONSEGNANO. Secondo i media tunisini sarebbero invece più di cento i soldati libici che, nelle ultime ore, incalzati dall’offensiva dei ribelli anti-Gheddafi sul versante occidentale della Libia, hanno passato il confine tunisino, a Dhiba, per consegnarsi. I militari, confermano i media locali, hanno attraversato la linea di confine disarmati. Tra essi, anche tredici ufficiali. Sul posto di frontiera di Dhiba, una volta conquistato dagli insorti, il vessillo verde libico è stato sostituito da quello monarchico scelto dai ribelli, mentre un trattore ha demolito il grande ritratto di Gheddafi che, sino a giovedì, campeggiava sul confine. Alcuni soldati libici, rimasti feriti negli scontri di giovedì, sono stati portati nell’ospedale tunisino di Dhiba.

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