Libia, Gheddafi accetta la “road map” dell’Unione Africana

di Redazione

GheddafiTRIPOLI. Uno spiraglio per la pace: il governo libico ha accettato domenica in tarda serata la “Road Map” proposta da una delegazione dell’Unione Africana per porre fine al conflitto in corso dal 17 febbraio.

La notizia è stata data dal presidente sudafricano Jacob Zuma, giunto nella capitale libica con una delegazione di mediatori dell’Unione. “Dobbiamo dare una chance a un cessate il fuoco”, ha detto Zuma dopo un incontro della delegazione con il leader libico Muammar Gheddafi.

“Ho impegni che mi obbligano a ripartire ma abbiamo completato la nostra missione con il ‘fratello-leader'”, ha affermato il capo di stato sudafricano dopo un colloquio durato diverse ore e tenutosi nella residenza bunker del colonnello di Bab al-Aziziyah, a Tripoli. “La delegazione del fratello-leader ha accettato la Road Map presentata da noi, dobbiamo dare una chance a un cessate il fuoco”, ha proseguito. Zuma ha aggiunto anche che la delegazione della Ua si sposterà ora a Bengasi per colloqui con i leader degli insorti.

Intanto, gli insorti libici hanno confermato che aerei della Nato hanno bombardato sabato le forze fedeli a Muammar Gheddafi nei pressi di Ajdabiya, nella Libia orientale, e hanno detto che almeno 15 lealisti sono morti nei raid. Un reporter della Reuters ha riferito di aver visto corpi carbonizzati vicino a sei veicoli in due siti a circa 300 metri dall’ingresso occidentale della città, che è stata per tutto il giorno sotto attacco da parte delle forze di Gheddafi. Secondo fonti delle forze antigovernative, i veicoli sono stati colpiti da due raid aerei della Nato. In precedenza un portavoce dell’Alleanza aveva fatto sapere da Bruxelles che aerei della Nato hanno distrutto oggi 25 carri armati dei lealisti, 14 nei pressi di Misurata e 11 sulla strada che porta ad Ajdabiya.

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