Lettera anonima su pacchi Ue. I Cps: “Infamie”

di Antonio Taglialatela

Una foto del gruppo dei CpsCESA. Una lettera anonima è giunta alla casa comunale, indirizzata al sindaco Vincenzo De Angelis, in cui gli ignoti autori accusano i “Corpi di polizia sanitaria” di “errori” e “ruberie” nella consegna dei pacchi alimentari dell’Unione europea.

A renderlo noto, esprimendo indignazione e rammarico, sono i componenti della stessa associazione in una nota inviataci in redazione. “Abbiamo sempre lavorato per il bene della comunità e mai per scopo personale. Si tratta, pertanto, di accuse infamanti”, afferma Luisiana Turco, che assicura: “Le persone destinatarie dei pacchi sono rimaste entusiaste sia della quantità e qualità degli stessi che della cordialità con cui espletiamo il servizio. In cosa saremmo stati dei ‘ladri’, come ci hanno definito gli ignoti autori della missiva?”.

Tra l’altro, la Turco sottolinea: “Le lettera è stata inviata il 29 marzo scorso, mentre noi abbiamo iniziato le consegne il 9 aprile”. Quindi, si sarebbe trattato di un’azione preordinata, secondo i Cps, che precisano ulteriormente: “Al bando, indetto dal Comune, non si è presentato nessuno. Se queste persone erano eventualmente interessate ad occuparsi del servizio al posto nostro, perché non si sono presentate?”. Per la rappresentante dell’associazione “queste infamie non dimostrano altro che l’ignoranza e la diffidenza che regna nella nostra comunità anche verso chi si adopera, senza fini personali, per migliorarla”.

I Cps ringraziano il sindaco De Angelis e l’assessore Franco Marino “per la fiducia concessa all’associazione” e “per non aver dato peso a queste diffamazioni”. E annunciano: “Se qualcuno intende sostituirci siamo pronti a cedere l’incarico in qualsiasi momento. Ciò a dimostrazione che dietro al nostro operato non vi è alcun interesse recondito”.

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