Surroga consiglieri, LiberaMente scrive al ministro Maroni

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. A seguito della conferenza dei capigruppo del 12 aprile scorso, alla quale LiberaMente non è stata invitata, e da cui è emerso che nel prossimo Consiglio comunale del 19 aprile si procederà alla surroga dei consiglieri Concetta Anastasia Petrella e Antonio Leone, …

… nonostante in quella sede il segretario comunale ha dichiarato di aver appreso che la Prefettura ha richiesto parere al Ministero dell’Interno sulla questione e che questo parere ancora non è pervenuto, i consiglieri di LiberaMente hanno provveduto a scrivere una lettera al ministro dell’Interno Roberto Maroni, per chiedere un suo diretto intervento che chiarisca la validità o meno delle dimissioni e blocchi le surroghe nel caso i due Consiglieri abbiano pieno diritto di rivestire la carica dalla quale in questo momento sono stati destituiti.

Di seguito copia della lettera.

Gentilissimo Ministro,

siamo due Consiglieri comunali del Comune di Castel Volturno, Concetta Anastasia Petrella e Antonio Leone, del gruppo politico LiberaMente, attualmente all’opposizione di una maggioranza a guida Pdl con a capo il Sindaco Antonio Scalzone.
Il 13 Gennaio 2011 ci siamo dimessi dalla carica di Consiglieri comunali, coerentemente alla linea politica adottata dal nostro partito, ma appena il giorno dopo, il 14 Gennaio, per vizio di forma, le nostre dimissioni, presentate su atto unico, furono ritenute non valide dal Presidente del Consiglio comunale in quanto non conformi alle norme statutarie del Comune di Castel Volturno (non acquisite in ordine temporale di presentazione). Successivamente, dinanzi alle difficoltà della maggioranza di governo, sempre più risicata nei numeri e lacerata all’interno da tesi rapporti tra i suoi stessi componenti, per non venir meno al dovere istituzionale in quanto membri dell’opposizione consiliare, ricevuta comunicazione dal Presidente del Consiglio comunale in cui affermava che le dimissioni presentate il 13 Gennaio non erano ricevibili, abbiamo inviato nostre note in cui prendevamo atto della loro difformità, ritenendole dunque nulle, cosicché rientrati in pieno possesso dello status di Consiglieri comunali da lì in poi abbiamo ricoperto al meglio il nostro ruolo di rappresentanti del Popolo di Castel Volturno democraticamente eletti.

Dopo quasi 70 giorni, le nostre dimissioni vengono «ripescate» e ritenute valide, e il primo dei non eletti nella nostra stessa lista, ancor prima di diventare Consigliere comunale, dichiara a mezzo stampa la propria adesione alla maggioranza.

La vicenda appare da subito anomala e strumentale, giacché il tutto viene sollevato a partire da una richiesta di dichiarazione del primo dei non eletti inviata al Segretario comunale, con cui lo stesso richiedeva ai dipendenti dell’Ufficio Protocollo del Comune di Castel Volturno di testimoniare circa la nostra presenza presso lo stesso ufficio nel giorno della presentazione delle dimissioni.

Il Segretario comunale, Dott.ssa Livia Letizia, ricevuta dichiarazione scritta dal personale dell’Ufficio Protocollo, che le dichiaravano la nostra effettiva presenza presso detto ufficio nella data del 13 Gennaio, decide sua sponte che le dimissioni sono valide e che il Presidente del Consiglio comunale, Dott. Giovanni Milone, aveva commesso un errore nell’annullarle oltre due mesi prima.

La difformità di interpretazione delle norme a riguardo della validità o non validità delle dimissioni tra il Presidente del Consiglio comunale, responsabile della legittimità dell’intero Consiglio comunale, e il Segretario comunale, provoca una disputa che vede da un lato il primo ribadire più volte la legittimità delle procedure ovvero che tutto sia stato regolare e che le dimissioni non fossero ricevibili, dall’altro invece il Segretario comunale, che riscopre l’atto e la sua validità, persiste nella propria convinzione che le dimissioni fossero efficaci anche se presentate su atto unico, per il principio secondo il quale presenti noi al protocollo dell’ente, era e rimane chiara la volontà delle stesse.

Ai fini di tutelare la nostra posizione, e la legittimità del Consiglio comunale di cui facciamo parte, abbiamo presentato al Prefetto di Caserta e al Comando Carabinieri Stazione di Castel Volturno esposto-querela illustrando l’intera vicenda e chiedendo alle autorità competenti di fare chiarezza ravvisando, ove occorra, eventuali inadempienze e/o condizionamenti di sorta che abbiano determinato la non correttezza delle procedure.

Con più riscontri reciproci le posizioni tuttavia sia del Presidente del Consiglio sia del Segretario comunale sono rimaste inalterate, finché, su richiesta di un nutrito gruppo di Consiglieri della maggioranza e del Sindaco stesso, viene inviata al Presidente del Consiglio comunale richiesta di convocare il civico consesso, già richiesto dal Segretario comunale nei suoi primi atti, per procedere alla nostra surroga, senza che siano giunti né pareri né comunicazioni dalla Prefettura sulla correttezza delle procedure svolte, talaltro richiesta avanzata dallo stesso Presidente del Consiglio comunale, che con propria nota richiedeva parere in merito alla questione.

Gentilissimo Ministro, per il 19 Aprile è stato convocato il Consiglio comunale in cui all’ordine del giorno figura la nostra surroga. Dal verbale della Conferenza dei Capigruppo antecedente la sua convocazione, emerge chiaramente che si sta procedendo alla nostra sostituzione ancorché dal vostro ministero, su richiesta della Prefettura di Caserta, non è giunto parere in merito per chiarire la questione e i provvedimenti da adottare.

LiberaMente è un movimento civico, un piccolo partito, una piccola voce che ha da sempre sostenuto battaglie per la legalità: in questo momento da più parti in maniera strumentale si sta cercando di eliminare dal Consiglio comunale la nostra presenza!

Il ritardo del vaglio della documentazione circa le dimissioni, le diverse opinioni circa la loro validità, intanto che entrambi svolgevamo il nostro ruolo, partecipando a più Consigli comunali, presentando richieste, interpellanze, e votando a favore o meno degli argomenti all’ordine del giorno, appare una azione predeterminata al fine di ridurre il numero di Consiglieri comunali che si oppongono alla gestione dell’attuale Sindaco Scalzone.

Siamo molto preoccupati circa la legalità dell’istruttoria in atto, non accusiamo nessuno, ma interpretiamo questa vicenda come un atto politico di riduzione dei membri della opposizione come metodo di affermazione politica da parte della maggioranza attuale.

La nostra richiesta è rivolta a Lei, garante della legittimità degli organi comunali, a Lei, esponente della Lega Nord, che il nostro movimento, alle elezioni europee del 2009, ha appoggiato, sostenendo la candidata Carmela Santagati per la Circoscrizione Sud, raccogliendo 532 voti totali per il partito e 466 preferenze per la stessa candidata, seconda solo a Silvio Berlusconi.

Ci rispecchiamo nella Lega, nella sua esigenza di legalità, e solo Lei può intervenire ora affinché non sia operata con pretestuosa strumentalità la nostra sostituzione. Il Suo intervento è l’unico che può chiarire la correttezza delle nostre cariche. Siamo stati destituiti senza parere o sentenza alcuna, per mera volontà politica della maggioranza attualmente al governo.

Chiediamo il Suo intervento, di visionare la documentazione attenente il caso e di procedere a evitare la nostra surroga prima che il civico consesso si riunisca.

Desiderosi di trasparenza e legalità e di conoscere la validità o meno delle nostre cariche di Consiglieri comunali eletti per suprema volontà del Popolo di Castel Volturno, pronti in caso negativo a rimetterci senza remore di sorta alle decisioni prese, in attesa di un rapido riscontro, Le porgiamo Cordiali Saluti.

Castel Volturno, 14/04/2011 I consiglieri

Concetta Anastasia Petrella – Antonio Leone

La nostra richiesta è tesa a evitare di creare incidenti burocratici continuativi, dal momento che sarebbe sicuramente stato utile ricevere prima parere tramite la Prefettura, e in caso negativo procedere alla nostra surroga, dinanzi alla quale non ci opporremo in alcun modo. Ma in questo momento non ci sentiamo tutelati, giacché ancora nessun organo, tribunale, o altro ente competente ci ha dichiarato decaduti dalla carica di Consiglieri comunali. Richiederemo pertanto il rinvio del punto all’ordine del giorno circa la nostra surroga.
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