Settembre al borgo rivive i suoi 40 anni di storia

di Redazione

 CASERTA. Settembre al Borgo ha rivissuto la sua quarantennale storia all’Auditorium della provincia di via Ceccano.

Per la rassegna di approfondimento culturale “leggiamoci fuori la scuola” è stato presentato il volume edito per il 40° anniversario del festival di Casertavecchia a cura di Michele de Simone.

Studenti delle principali scuole della Provincia: liceo Manzoni di Caserta, l’Iis Pizzi di Capua, l’Itc Terra di Lavoro, l’Its Giordani, il Don Gnocchi di Maddaloni accompagnanti dai propri docenti hanno posto domande al curatore del volume ed hanno presentato i lavori audiovisvi, poesie ed esibizioni teatrali coinvolgendo l’intera platea.

Ad introdurre la rassegna la prof.ssa Giaquinto del Liceo Manzoni e Mario Guida editore del volume stampato con il contributo della Camera di Commercio di Caserta. La sezione fotografica è stata realizzata Mauro Nemesio Rossi presidente del centro studi ed alta formazione dei maestri del lavoro autore di moltissime foto presenti nel volume, ma anche estensore del saggio riguardante la fotografia casertana.

“Un atto di amore per Caserta e la sua storia è stato il lavoro per la realizzazione del libro – ha detto Michele De Simone rispondendo ad una delle tante domande poste dai giovani studenti – Una testimonianza dell’evoluzione del costume e del territorio un punto di riferimento per quanti verranno dopo.”

A guidare i giovani nella loro performance, per il Manzoni sono state le docenti Giovanna Anziano e Silvana Virgilio, per l’Itc Terra di Lavoro Maria Teresa Manganiello, tutte attive collaboratrice e fondatrice del CeSaf.

 Settembre al Borgo nella sue essenza è stato più che un festival, certamente un laboratorio di cultura dove si sono cimentato con successi personaggi casertani che si sono affermanti in tutto il mondo e non solo nel capo del teatro e della musica come i Servillo, e Fausto Mesolla ma nella letteratura con Antonio Pascale e De Francesco e nelle e arti visive. La fotografia trovò nel borgo di Casertavecchia la sue sede e da dove sono stati messi in evidenza fotografi che si sono oggi dei validi professionisti , primo tra tutti Antonio Biasucci di Dragoni, ma anche Paolo Pelli.

Nel raccontare i passaggi di centinaia di artisti famosi italiani, un ricordo particolare è stato dedicato al Paola Borboni che nel 1974 era la protagonista a Casertavecchia delle “sacre rappresentazioni”.

“La grande attrice volle dormire da sola in uno dei locali di fronte al Duomo affascinata dalla luna che faceva capolino dal campanile per sognare tutta la notte “ – ha raccontato Michele De Simone, A conclusione della rassegna è stato proiettato appunto un breve filmato della Borboni che si cimentava nella parte di una strega che lasciava le sue arti magiche ad un impacciato Jonny Dorelli.

A guidare i giovani nella loro performance, per il Manzoni sono state le docenti Giovanna Anziano e Silvana Virgilio, per l’Itc Terra di Lavoro Maria Teresa Manganiello, tutte attive collaboratrice e fondatrice del CeSaf.

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