Giuliano “minaccia” Mattucci: rivolta dei giovani del Pdl

di Redazione

Dario MattucciCASERTA. La candidatura ‘autonoma’ di Dario Mattucci diventa sempre più scomoda per il Pdl cittadino e, quanto pare, anche per quello provinciale.

Appena 24 ore fa la “minaccia” del senatore Pasquale Giuliano nonché coordinatore provinciale del Pdl che, a chiare lettere, ha minacciato il candidato sindaco di espellerlo dal partito se non correrà sotto il simbolo dei berlusconiani. Ma la rivolta è dietro l’angolo. Molti nel Pdl casertano scendono in difesa di Mattucci e ricordano a Giuliano quando, in un Teatro Garibaldi gremito da suoi seguaci, ci mise la faccia per avallare la scelta di Nicola Garofalo e dell’intero Pdl cittadino al momento in cui venne ufficializzato il “ribaltone” col passaggio di Giudicianni e company nel partito di Berlusconi.

“Lo stesso Giuliano – affermano – che, con tanto di pacche sulle spalle ai vari Mastroianni, Campochiaro, D’Addio e Giudicianni, si complimentò per l’operazione ribaltonistica contravvenendo ad ogni logica di un partito che, a livello nazionale, ha sempre remato contro i ribaltoni. Con questi presupposti, Giuliano farebbe meglio a tacere”. Di seguito la miriade di interventi diramati da esponenti del Pdl a sostegno di Dario Mattucci.

Andrea Martusciello consigliere comunale Pdl Casapulla

Sono stanco di militare in un Partito dove per imporre una linea bisogna arrivare alle minacce.
Il Sen.Giuliano ci spieghi per quale motivo non ha mai voluto convocare il Direttivo Provinciale per decidere cosa fare a Santa Maria Capua Vetere circa la decisione folle di prendere parte al più stupido e controproducente ribaltone che la storia politica ricordi. E ci spieghi per quale motivo allora non espelle l’On.Romano per come ha gestito la situazione a Capua, mettendosi contro un bravissimo Sindaco per il solo gusto di affermare il suo potere. Io personalmente sono stanco di subire e tollerare scelte assurde, da giovane impegnato sul territorio, stando tra le persone quotidianamente non mi sento più motivato a continuare un percorso politico ed umano in questo Partito.

Livio Cicala Dirigente Giovane Italia San Marco Evangelista

Dopo l’ennesima presa in giro dei vari esponenti del Pdl a Caserta che assecondano i seri problemi e le varie spaccature presenti nello stesso partito, stanco di vedere questa stessa classe dirigente che si ricordano dei giovani solo al momento di fare numeri con la politica, illudendoli con promesse fatte al vento e giostrandoli nel periodo elettorale come pedine di una dama , dopo essermi reso conto di non identificarmi piu’ nello stesso partito. Nel mio paese a San Marco Evangelista l’intero gruppo del partito giovani e leader a cui facevamo riferimento lo hanno già fatto e della nostra sezione è rimasto solo lo stemma che tristemente giace lì spento, se volete farci un piacere venitevelo a prendere.

Giusy D’Aiello Giovani Pdl Teano
Non condividendo le dichiarazioni del Senatore Giuliano e sostenendo la scelta di Dario Mattucci, il quale è l’unico insieme ai suoi sostenitori che cerca di ridare dignità ad una città offesa dalla cattiva politica affarista, io sono pronta ad abbandonare il Pdl.

Il coordinamento comunale di Pastorano, e i ragazzi della Giovane Italia, leggono con stupore e profonda amarezza le dichiarazioni del Sen. Giuliano nei confronti del Presidente della Giovane Italia, dott. Dario Mattucci, dirigente politico di stimata rappresentatività.
Chi lavora sul territorio, e a contatto con gli elettori, rifiuta, con sdegno, queste dichiarazioni, non riconoscendo nelle stesse alcuna logica di fondatezza politica e morale nell’assumere tali affermazioni.
E soprattutto dettate da una dirigenza politica, scollata in modo profondo con il territorio, lontana dalla logica di partecipazione attiva e costante ai luoghi di riferimento, e, cosa grave, assunte in contrasto a una base, militante meritevole e attiva, con esperienza, merito e qualità considerevoli. Siamo pronti a intraprendere tutte le azioni per rendere merito e giusta rappresentanza a Dario Mattucci, nella direzione della considerazione dei dirigenti politici di maggiore spessore e incisività.

Margherita Cardillo Coordinatrice cittadina Pdl Mignano Monte Lungo
In seguito alle dichiarazioni e alle minacce formulate dal Sen. Giuliano,nei confronti dell’amico Dario Mattucci,ho provato un profondo senso di delusione. Sostengo pienamente la candidatura di Dario,a mio avviso,persona ricca di valori e grande esempio per noi giovani della prov. di Caserta. Qualora Dario dovesse essere espulso dal Pdl,tempestivamente,consegnerò,a chi di dovere,le mie dimissioni da Coordinatrice cittadina dello stesso partito.
Mario Di Pippo Dirigente Provinciale Giovane Italia Roccamonfina
sono anni che mi batto per questo partito per difendere i nostyri valori , ma questa mattina una goccia ha fatto traboccare il vaso , non si può continuare su questa linea senza lasciare spazio a chi veramente lavora sul territorio …..Capua, Caserta, Santa Maria C.V.,sempre uguale,io mi dimetto dal Pdl non si va avanti cosi ,non si costruisce un futuro in questo modo ,non si fa crescere il partito,io me ne vado o si cambia o non si va avanti.

Andrea Boggia Dirigente Nazionale Giovane Italia Piedimonte Matese
“E’ irresponsabile chiudere gli occhi davanti al disagio che stanno manifestando, a ragione, i giovani militanti del Pdl casertano: è invece compito di una classe dirigente all’altezza valorizzare e sostenere con convinzione le spinte positive e propositive che giungono dal mondo giovanile del partito. Tarpare le ali a chi, in modo trasparente e genuino, custodisce dentro di sè la forza dei sogni e delle idee, sempre pronto a metterle al servizio di quel progetto comune che è il Pdl, vuol dire svilire il progetto stesso che questa gioventu’ ha contribuito a fondare. Continuare a ripetere che “i giovani sono una risorsa non basta, se poi in concreto vengono disilluse giorno dopo giorno le speranze di chi ha ancora la forza di credere in una politica diversa. Si dimostri con i fatti che questo partito crede nei propri ragazzi; non abbiamo bisogno di arbitri parziali sempre pronti col cartellino rosso, ma di dirigenti validi che alimentino i sogni per costruire il futuro; un futuro nel quale vengano abbandonati definitivamente gli schemi della vecchia politica, e si riparta dalle capacità e dal merito.

Marco Lettieri Giovane Italia San Felice a Cancello

Siamo stanchi di dover continuamente assistere a queste prese di posizione, personalmente non mi rivedo piu’ in questo Pdl e da subito sono pronto a lasciare l’incarico di Dirigente Provinciale del Partito.

Marco Piccolo Giovane Italia Casapesenna

In un partito grande come il Pdl è normale che ci siano diversi modi di pensare e di vedere le cose, ma in questo cosa l’unico modo di vedere le cose è quello di non appoggiare chi promuove i ribaltoni. Questa è la linea promossa nel PDL direttamente dal Presidente Berlusconi. Non si può quindi espellere chi segue perfettamente la linea del partito. Bisogna tornare ad essere un grande partito unito che lavora per il bene dei cittadini e non continuare ad essere il partito in cui ognuno vuole dare la propria dimostrazione di forza. Spero in una soluzione di comune accordo tra i diversi protagonisti di questa vicenda in modo da portare il buon governo anche a Santa Maria Capua Vetere”.

Fabio Zanni Giovane Italia Santa Maria Capua Vetere

Vorrei ricordare a questi signori che non è il simbolo del partito a fare la politica italiana, ma sono le persone con le rispettive scelte, come la storia ci insegna. Personalmente sono pronto ad abbandonare il Pdl ed esprimere la mia solidarietà nei confronti di Dario e delle persone oneste e leali, che ancora credono nei valori e nell’affetto per la propria terra natale.

Lello Porfidia portavoce Pdl Recale

Il clima all’interno del PdL è diventato irrespirabile. Quello che è successo a S. Maria Capua Vetere, a Capua ed a Caserta, con un partito dilaniato dalle divisioni interne è mortificante. Per i tanti giovani che, come me, hanno sempre militato nel centrodestra facendone una battaglia di idee e di valori, vivere questa situazione è come abitare in una casa dove i genitori litigano continuamente. Avallare certe logiche fatte di ribaltoni e spartizioni di potere, come è stato fatto a S. Maria Capua Vetere, lasciando che gli ultimi arrivati, magari anche di estrazione politica diametralmente opposta alla nostra, siano non solo i benvenuti ma possano dettare la linea politica, è desolante. Espellere il giovane dott. Dario Mattucci dal partito, del cui movimento giovanile è stato fondatore e trascinatore, solo perché non si è piegato a queste logiche, significa voler mortificare quei tanti giovani che sono sempre stati al loro fianco in ogni battaglia. Significa continuare a “sfruttarli” solo nelle campagne elettorali parlando di meritocrazia e rinnovamento. Tarpare le ali a questi giovani, ormai trentenni, di cui molti professionisti, significa voler continuare nel solco della gerontocrazia affaristica senza dare a questa Terra una speranza di cambiamento. I vertici del partito che hanno avuto parole così dure nei confronti del dott. Mattucci, rendono il PdL un partito delle poltrone e non del territorio. Si tengano pure le loro vellutate sedioline, io ed i tanti giovani che si riconoscono in Mattucci, continueremo a rappresentare il territorio e difendere le istanze dei nostri cittadini, pur lasciando il Popolo della Libertà.

Claudio Landi Dirigente Provinciale Giovane Italia Mondragone

Le notizie che giungono dai comuni che affronteranno le prossime amministrative e, in particolar modo, quelle provenienti da S. Maria Capua Vetere sono a dir poco sconcertanti. Lo sconcerto è facilmente riconoscibile negli occhi di noi, giovani militanti ancora infervoriti da forti ideali, che crediamo nel nostro percorso politico coerente ed onesto. Dario Mattucci è un esempio per la nostra comunità e lo ritengo un modello da esportare ovunque prendano piede simili diatribe personalistiche e faziose. Arriverà il giorno in cui questi dinosauri dovranno farsi da parte, se non lo faranno saremo noi a dimostrare sul campo che è arrivata per loro l’ultima chiamata. Non c’è più spazio per chi ragiona con simili logiche opportunistiche e spregevoli. La politica non può sottostare agli interessi di questa parte della classe dirigente. Noi siamo forti e intendiamo rimanere a testa alta in questo partito, ma non intendiamo abbassare la testa di fronte alle richieste di abdicazione da queste sacrosante battaglie per far posto a chi è entrato nel nostro partito solo per interesse o per chi vuole utilizzarci come pedine elettorali. Noi siamo e resteremo sempre compatti, dentro o fuori dal partito.

Raffaele De Rosa Giovane Italia Arienzo

“A fronte delle ultime considerazioni e minacce di espulsione dal partito del Sen. Giuliano, in qualità di responsabile locale per il comune di Arienzo della componente giovanile, Giovane Italia, risulta doveroso da un lato rassicurare tutti i ragazzi che hanno da sempre garantito e profuso un impegno costante sul territorio che l’iniziativa politica giovanile non cesserà ma, anzi, finalmente potrà svincolarsi da tutte quelle imposizioni che da sempre ostacolano l’agire corretto del gruppo; dall’altro lato è inevitabile la scelta di fuoriuscire da un partito, il Pdl, oramai privo di quella necessaria struttura di tutela degli interessi sociali che da sempre sono alla base del nostro ingresso in politica. È evidente che le reiterate minacce e l’impossibilità di operare in maniera tale da porre i nostri principi e le nostre idee alla base del nostro agire abbiano raggiunto il culmine. È nostro dovere dare un segnale forte a tutto il movimento politico provinciale, affinché esso venga considerato come monito di rispetto per la coerenza che i giovani casertani di destra hanno da sempre dimostrato. Solo poco meno di un anno fa, la direzione del partito ad Arienzo veniva affidata all’attuale sindaco Medici, il quale, sprezzante di qualsivoglia principio meritocratico e di imparzialità, poneva freno all’autonomia del gruppo giovanile nell’intento di accentrare, con scarso esito, tutti i poteri decisionali nelle proprie mani, operando in maniera tale che tutte le iniziative del gruppo interno al Pdl dovessero essere da lui stesso avallate e condivise minando la libertà di espressione dei giovani tesserati e del loro dirigente locale. Un anno dopo, come se ciò che era accaduto in una piccola realtà come quella arienzana fosse un evento premonitore, anche a livello provinciale, ed in tanti altri comuni, tanti giovani appassionati e mossi da nobili finalità sociali, disinteressati da qualsiasi logica affaristica e personalistica, hanno dovuto subire un trattamento lontano anni luce da logiche meritocratiche che da tanti esponenti del partito venivano professate in campagna elettorale ma che alla prova dei fatti si dimostravano essere prive di un sostanziale fondamento. La coerenza ed il rispetto per i valori da sempre patrimonio della destra ci guideranno verso orizzonti certamente più rosei di quelli che si profilavano all’interno del Pdl.

Sossio Colella Coordinatore Capodrise in Positivo

L’ennesimo ed inesorabile attacco ad una generazione che prova ad ogni modo a migliorare lo status quo, ha trovato la sua massima espressione nei confronti dell’amico dott. Dario Mattucci espulso dal partito a causa delle sue coerenti scelte politiche. Una generazione, la nostra, che con sacrificio e sudore tenta di divenire la futura classe dirigente delle nostre Comunità territoriali, trova quotidianamente e senza poche difficoltà ostacoli e veti in nome di una oramai desueta, oltreché inutile, ragion di partito che continua a mortificare la politica e le battaglie valoriali che ognuno di noi promuove per la tutela del bene comune. Il caso Mattucci altro non è che l’espressione più emblematica di ciò che ognuno di noi vive o che ha vissuto nelle rispettive Comunità di riferimento, laddove sovente si impone una dura ed irragionevole disciplina di partito a scapito, quasi sempre, del sistema democratico, del buon governo e della capacità di rappresentare un baricentro di valori e principi sempre più scarsamente rappresentati. E di ciò dovrebbero prendere atto ed avere maggiore cognizione i vertici di un grande partito, come il Pdl, i quali dovrebbero avere una diversa considerazione, oltreché un diverso atteggiamento, nei confronti di chi, da sempre, alzando la medesima bandiera, è stato con coerenza degno promotore e valido sostenitore di battaglie valoriali e principi di libertà, la stessa libertà continuamente negata e sostituita dall’imperio dei pochi a discapito dei molti. Orbene, preso atto di tale strategia dilaniante, unitamente agli altri amici, esprimo assoluta non condivisione con l’autoritatività di tali scelte, manifestando nel contempo la solidarietà all’amico Dario Mattucci”.

Carolina Notaro Giovane Italia Teano

Da giovanissima donna impegnata in politica l’esempio che i nostri rappresentanti stanno dando non è dei migliori, invece di premiare e in un certo modo coltivare i giovani che s’impegnano per la politica, si cerca in tutti i modi di metterli da parte. Per quanto mi riguarda sono pronta da subito a lasciare questo Pdl insieme alla mia comunità.

Rosamaria Di Salvo Giovane Italia

Anche noi giovani abbiamo gli stessi diritti dei “senatori” del partito e ritengo sia una prevaricazione che la nostra voce venga spenta quando siamo noi ad impegnarci quotidianamente sul territorio cercando proseliti per la nostra causa. Veniamo sempre accusati di non partecipare alla vita pubblica ma quando lo facciamo ci tarpano le ali, non troviamo spazio per i nostri ideali.

Pasquale Cioffi Dirigente Giovane Italia Macerata Campania

E’ ora di dire basta, abbiamo sopportato abbastanza queste minacce devono finire, io mi ritengo fuori dal PDL da subito non riconoscendomi più in quei principi ispiratori del progetto del Popolo della Libertà.

Dario Migliore Dirigente Giovane Italia San Felice a Cancello

Chi lavora sul territorio, e a contatto con gli elettori, rifiuta, con sdegno, queste dichiarazioni, non riconoscendo nelle stesse alcuna logica di fondatezza politica e morale nell’assumere tali affermazioni.

Spero che tutti i giovani del Pdl riflettano per iniziare insieme un nuovo percorso politico lontano da queste logiche.

Attilio Lullo Presidente della Giovane Italia e responsabile Giovanile del Circolo Nuova Italia “Maddaloni”
Ormai siamo giunti alla goccia che farà traboccare il vaso. Siamo tutti giovani, tutti con una grande voglia di fare e di cambiare gli stereotipi che da troppo tempo ci condizionano e condizionano i nostri comuni. Si siamo ragazzi d’altri tempi che ancora credono in ideali veri, con una grande forza morale, una forza morale che è data stesso da noi,abbiamo la dimostrazione data dal nostro amico Dario Mattucci che ci ha insegnato a non piegarsi davanti a capricci meschini altrui. Siamo giovani convinti che non ci spostiamo da un partito all’altro come sta avvenendo nel casertano, Noi siamo nati sotto una bandiera e li resteremo per sempre, siamo una famiglia ormai formata e forte e se ci negherete la possibilità di aiutare chi ha voglia di gridare fate pure, noi non faremo mai finta di non sentire! Siamo stufi dei complotti, delle manipolazioni e dei sotterfugi, noi siamo una strada senza buche siamo giovani che non ci interessano le poltrone.

Imma Pisano Giovane Italia Capodrise

Dopo l’ennesimo attacco ricevuto dei vari coordinatori del Pdl, e dopo le minacce del Sen. Giuliano nei confronti del nostro leader Dario Mattucci, dopo i vari episodi politici fatti di soli favoritismi nel gruppo del Pdl cercando di mettere fuori strada l’intera nostra comunità che attualmente è l’unica che ha radici fondate sul territorio, dopo tutto questo teatro messo in scena al fine di tagliare noi la strada mi dichiaro fuori dal Pdl. Non ci avete cacciato voi ma siamo noi stavolta a fare le valige ed andarcene.

Penna Mario Giovane Italia Pignataro Maggiore
Anche noi siamo pronti ad abbandonare il Pdl se continuano a respingere candidature di giovani ragazzi il cui scopo è solo quello di migliorare il loro paese e renderlo pulito per le generazioni che verranno.
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