Falco incontra gli abitanti del quartiere Acquaviva

di Redazione

 CASERTA. Numerose le domande, le lamentele, le richieste rivolte al candidato sindaco Luigi Falco.

Gli abitanti del quartiere Acquaviva si sono scagliati contro l’amministrazione Petteruti e si sono dichiarati “infastiditi” per la caotica politica in città. Non accettano infatti, che, proprio quelli che loro considerano “cattivi amministratori” siano stati accettati sia dal centrodestra che dal centrosinistra. “Gli abitanti sono confusi cosi come lo sono tutti i casertani. – recita una nota dell’ufficio stampa di Falco – Una destra che sia ammanta di sinistra e una sinistra che si origina da una vecchia destra. Ma questo è stato solo lo spunto iniziale per chiarire e far chiarire al Candidato Sindaco cosa è possibile fare per Caserta”.

E’ piaciuta l’idea del piano regolatore della Cultura che si divide in due segmenti: uno di azioni interne che riguarda la valorizzazione delle professionalità del territorio casertano in tutti i suoi aspetti (da quello pittorico al musicale, dagli artisti della danza, li attori ed i registi) e l’altro di interventi verso l’esterno (Caserta ospita artisti internazionali per avere respiro europeo). Il piano regolatore della cultura ha lo scopo di incasellare ogni risorsa culturale esistente nell’area casertana al posto giusto per promuoverla ai turisti e visitatori. Si tratta di intessere una grande rete di luoghi, rassegne, siti storici da presentare sia alla fruizione interna sia ai mercati internazionali.

“Avevamo cominciato nel passato – spiega la nota – realizzando, ad esempio, rassegne di cinema a Caserta Vecchia e contemporaneamente ospitando Michael Bublè e Pat Metheny al Belvedere di San Leucio. Il famoso chitarrista jazz aveva confidato all’allora sindaco della città di non aver mai suonato in un luogo così meraviglioso”. E’ piaciuta inoltre l’idea che solamente una rivalutazione delle aree interne al quartiere Acquaviva porterà una ricaduta in termini occupazionali: gli abitanti hanno ben compreso che il completamento del Policlinico e l’utilizzo dell’intera Area Ex Saint Gobain costituiranno il vero volano di sviluppo per via Acquaviva. Attenzione c’è stata anche quando il candidato sindaco ha parlato di spostare la ferrovia Caserta-Benevento-Foggia-Bari in un grosso nodo a San Felice a Cancello, ottenendo così lo smobilitamento di tutta l’area ferroviaria con l’abolizione dei numerosi penalizzanti passaggi a livello.

“Un programma a 360 gradi – conclude la nota – che permette ai cittadini del quartiere di iniziare a sognare e pensare a Via acquaviva come i l centro propulsore dell’economia cittadina, perché numerosi sono i progetti che si intende proporre in questa area. Perché noi utilizziamo il passato non come appesantimento da citare ma come biglietto di presentazione, carta di credito per dimostrare quello che sappiamo fare mentre gli altri presentano agli elettori libri di sogni indefinibili e non spiegati ai casertani. Il primo obiettivo è quello di dare normalità ad una Caserta attraverso il lavoro che garantisca vivibilità e benessere a tutti i nostri giovani e questi sono i fatti”.

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