CASERTA. E fresca di stampa la notizia delladesione del segretario provinciale Api Piero Squeglia alla formazione, iperbolicamente descritta come Terzo Polo …
..(leggi: sparute rappresentanze dei soli Fli e Api), che fa capo alla candidatura a sindaco di Luigi Falco, già sindaco di destra dal 97 al 2005. Orbene, Luigi Falco è stato il sindaco contro la cui politica riprovevole (sul piano etico, finanziario ed amministrativo), si è combattuta per quasi due lustri una battaglia, giunta a vittoria, nel segno dellUnione, con la mia elezione e la mia amministrazione.
E per questo motivo che, allindomani dellannunzio dellalleanza Api/Falco, vengo investito, per strada, da incredule persone che hanno creduto in me e, mio tramite, nellApi, consentendoci, in questa città, di esprimere un solido 6,50% alle Regionali 2010 (a fronte del 3,4% della Campania e del 4,9% della circoscrizione Caserta) e ora vedono nascere un ossimoro politico, indigeribile per chi ha coltivato valori e convinzioni di tuttaltra qualità. Con questo affaire, lo dichiaro apertisverbis, io non centro e ne denunzio linconsistenza e lavventatezza; gesto disperato, solitario ed autoreferenziale (esserci tardivamente a tutti i costi?), sulla cui analisi meriterà riflettere, quando saranno presentate le liste e si vedrà, con ogni probabilità, un Terzo Polo meticcio e mutilo, in cui non vi sarà alcuno degli amministratori uscenti, titolari di significativi consensi, che a suo tempo aderirono, con me, allApi. I quali peraltro, caduta a dicembre lAmministrazione, che ha rappresentato a lungo la bandiera politica intorno a cui si sono potuti stringere dopo il coraggioso gesto di adesione ad un progetto nuovo e rischioso, hanno dovuto constatare lassenza di una strutturazione politica del partito, lassenza di una sua radicazione reticolare, e un totale vuoto organizzativo, peraltro ripetutamente lamentati da autorevoli esponenti di varie città della provincia di Caserta.
Conseguenza del combinato disposto del recente passato e dellineffabile presente: una diaspora totale e irreversibile delle forze cittadine più significative aderenti allApi, che ne compromette, altrettanto irreversibilmente, la consistenza politico/elettorale e limmagine di progetto nuovo e moderno. Una cesura lacerante del percorso che, dal lontano 29 gennaio 2010 dellAssemblea di Napoli, si era costruito, passando, appunto, per quel significativo risultato delle Regionali; accettando anche levoluzione del progetto nel Terzo Polo, preservate le caratteristiche di innovazione e modernità; preservate, soprattutto, la dignità politica e il rispetto dellelettorato! In pugno a Luigi Falco, ora, la fiaccola per portare avanti il progetto? Un ossimoro politico, lo ripeto, inaccettabile per quanti hanno contezza di che cosa ciò significhi.
A me non resta che dissociarmene pubblicamente e lo faccio, con serena consapevolezza di mantenere così la barra del timone sulla rotta della coerenza e della dignità, magari passando per un marziano, nel putrescente panorama politico del momento.
Nicodemo Petteruti