CASALE. Era stato più volte annunciato. Ieri è tornata nel suo paese, la salma del soldato Vincenzo Schiavone, nato il 22 maggio 1908 e morto il 10 marzo 1943, sul fronte iugoslavo, nella seconda guerra mondiale.
E stata ricevuta con tutti gli onori, militari e civili. Cè stato un picchetto donore dei militari che lha accompagnata nel suo ultimo viaggio casalese, ci sono stati i figli ed i familiari, autorità e vertici dellesercito e delle Forze dellOrdine; erano al gran completo i vigili urbani, a cui è spettato il compito di sovrintendere a tanta parte dellevento e a veicolare il traffico, mai tanto affollato come in questoccasione; e cerano rappresentanti dellamministrazione e del consiglio comunali, guidati dal sindaco Pasquale Martinelli e dal presidente Teodoro Scalzone; della provincia, il consigliere Sebastiano Ferraro; dei reduci di guerra e del mondo associazionistico. E poi tanti, tanti cittadini. La salma, proveniente da Bari, è giunta a Casal di Principe alle 15.40 e, poi, subito accompagnata alla Chiesa del SS. Salvatore Alle 16 la Santa Messa officiata da monsignor Carlo Aversano.
La Chiesa è stata gradualmente riempita in ogni posto da centinaia di cittadini Si vede che il bene si diffonde lentamente è stata losservazione del monsignore e le note della tromba di un soldato, insieme ai canti dei giovani coristi, hanno ancor più accresciuto lemozione di questa specialissima giornata. Don Carlo Aversano ha più volte ricordato la figura del soldato Schiavone e ha rivolto i più grandi auspici a che il suo esempio ed il suo sacrificio diventino il casamento del futuro riscatto del popolo casalese. Una giovane donna ha ripercorso la vita delleroe casalese, ricavandone il più nobile insegnamento per le giovani generazioni, circa i doveri propri di ogni cittadino e lamore infinito per la patria.
Laddove, però, la celebrazione ha toccato il punto più alto di commozione e partecipazione è stato con lintervento di Raffaele Natale, decano dellassociazione reduci di guerra casalesi; 94 anni, gambe malferme ma un timbro di voce forte che ha toccato profondamente i cuori dei presenti: Vincenzo abbandonò senza alcuna esitazione la famiglia per rispondere alla chiamata della patria ha detto. E ha poi ammonito: I martiri di guerra non devono mai essere dimenticati, ci hanno dato un grande insegnamento che, però, spesso è ignorato .
Altamente significative e toccanti, poi, le parole del primo cittadino Martinelli che ha rinnovato linvito a tutti a che levento odierno cementi una memoria condivisa del popolo casalese; ha, gli altri, ricordato la forza non solo simbolica dellesempio del soldato Schiavone, specie in questanno di celebrazioni del 150° anniversario dellUnità dItalia: Il contributo della nostra Casale alla lotta per la libertà, la solenne conferma che questa comunità si riconosce a pieno titolo nello Stato e si sacrifica per la Patria; ha avuto parole di ringraziamento per i nostri soldati sempre e in ogni tempo impegnati in ogni parte del mondo per la libertà e la democrazia e, contemporaneamente, parole ammonitrici contro le guerre che sempre generano morte e distruzioni. Da annotare, altresì, che fuori della Chiesa è stato distribuito a tutti i cittadini uno speciale santino del soldato Vincenzo Schiavone che, da una parte lo ritrae in una foto del tempo e, dallaltra, presenta i versi de Il Milite, scritti dalla poetessa Paola Mara De Maestri.
Dopo la Santa Messa, autorità, cittadini, familiari del soldato Schiavone e militari si sono diretti al locale monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre, dove i soldati sono rimasti schierati ancora una volta sulle note de Il silenzio e tutti hanno reso omaggio alla Patria e ai Caduti con linno mai tanto caro ed attuale di Fratelli dItalia. Così la cronaca di una giornata dellonore e della memoria per il comune casalese. Fino al commento finale del sindaco Martinelli: Il popolo casalese cè e si è visto, ha una coscienza nazionale, ha un memoria condivisa. Dopo questa giornata, sicuramente crescono di molto la mia speranza e fiducia per il futuro e per il riscatto di questo paese.