Carabinieri aggrediti nel grossetano: uno è originario di Carinaro

di Redazione

 il paletto usato dagli aggressoriGROSSETO. Due carabinieri sono stati aggrediti da un gruppo di quattro giovani, di cui tre minorenni, fermati ad un posto di blocco nei pressi di Sorano, in provincia di Grosseto.

Uno dei due militari, Antonio Santarelli, 43 anni, di Teramo, sposato con un figlio di 13 anni, è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Siena e sottoposto ad intervento chirurgico per la riduzione di un ematoma alla testa. Ora è in prognosi riservata. L’altro, Domenico Marino, carabiniere scelto di34 anni, originario di Carinaro, inprovincia di Caserta,ha una lesione molto seria ad un occhio ed una frattura al naso.

L’aggressione si è verificata intornoalle 10.30 di lunedì, lungo la strada provinciale 22. I giovani erano a bordo di un’auto quando sono stati fermati dai due carabinieri in forza alnucleo radiomobile della compagnia di Pitigliano. Quando i militari hanno chiesto loro di sottoporsi al test dell’alcool, questi si sono rifiutati e li hanno aggrediti con calci, pugni e bastoni. Per colpire i militari sarebbero stati usati anche un paletto di recinzione e una torcia. Poi sono risaliti in auto e fuggiti. Una pattuglia della compagnia di Saturnia ha però intercettato la Ford Focus su cui i quattro viaggiavano e li ha arrestati. Sono tutti fiorentini. Per bloccarli hanno dovuto sparare sei colpi di pistola, quattro in aria e due alle ruote. L’auto degli aggressori, una Renault Clio, stava per piombare nel centro di San Martino, un piccolo paese dove si stava svolgendo una processione.

Gli aggressori sono un operaio di 19 anni, Matteo Gorelli, studente di Cerreto Guidi, e tre minorenni: due operai di 17 anni della provincia di Firenze, che lavorano in un bar e in una pescheria,e una ragazzina di 16 anni, fiorentina, studentessa, che risiedono a Lastra a Signa, Vinci e Capraia. I quattro erano diretti a un rave party in un terreno privato di Sorano al quale stavano partecipando 600 ragazzi arrivati da tutta Italia. Quando sono stati fermati, pare per eccesso di velocità e guida in stato di ebrezza, hanno mostrato senza troppo discutere i documenti ai carabinieri e prima di aggredirli hanno aspettato che i due militari scrivessero il verbale e dunque non potessero difendersi. Santarelli è stato raggiunto alla testa con almeno dieci colpi e il paletto si è spezzato in due. Nonostante fosse stramazzato a terra, i giovani hanno continuato a colpirlo. Marino ha tentato una reazione ma è stato raggiunto al volto e alla testa dai colpi di due dei quattro giovani: rischia di perdere l’occhio destro.

”Matteo ha perso la testa e noi non abbiamo saputo controllarci. Abbiamo perso la testa”, hanno detto ai carabinieri i giovani arrestati con l’accusa di tentato omicidio. E’ stato l’esito positivo delle due prove con l’alcoltest fatto al loro amico conducente a scatenare l’ira dei giovani.

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